Attualità

Un piano per riattivare i servizi del distretto

Comune e Società della Salute hanno stilato un piano per la riattivazione dei servizi del distretto socio sanitario

Un medico (Foto di repertorio)

Incontro tra Comune e Società della salute per discutere delle richieste dell'Amministrazione comunale per la necessità di reintegrare i servizi offerti dal distretto sanitario di Suvereto. All'incontro hanno partecipato la sindaca Jessica Pasquini, la vicesindaca con delega alla sanità e politiche sociali Caterina Magnani, la direttrice della società della salute Valli etrusche Donatella Pagliacci e la responsabile dell’unità funzionale cure primarie Val di Cornia nord dottoressa Francesca Guarneri.

"L’emergenza Covid-19 aveva reso necessaria la chiusura di alcuni servizi in presenza, e la fase successiva di riapertura ha imposto di rispettare una serie di prescrizioni, a tutela sia dei lavoratori che dell’utenza, che obbligano l’azienda sanitaria a ripensare le modalità di erogazione di alcuni servizi che pure devono essere garantiti, ma in modo da impedire l’assembramento nel distretto ed evitare un numero di accessi non congruo rispetto agli spazi dello stesso", ha spiegato il Comune in una nota condivisa sui social

Comune e Società della salute hanno quindi concordato alcuni punti quali: un piano di informazione dettagliata sui servizi di cui poter usufruire in via telematica, con assistenza e supporto del personale della bottega della salute; l’attivazione di uno sportello telefonico dedicato dell’ufficio amministrativo del distretto di Suvereto che possa recepire ed evadere le richieste e, dopo un periodo di monitoraggio di due settimane, individuare le prestazioni erogabili necessariamente in presenza da organizzare su appuntamento; una nuova procedura per i prelievi che eviti il ripetuto accesso al distretto nelle fasi di prenotazione esami, prelievo, pagamento e ritiro referti; la riattivazione della presenza dell’ostetrica con cadenza quindicinale; la riattivazione dello sportello dell’assistente sociale (probabilmente, in base all’esito delle dovute verifiche spostato nei locali messi a disposizione dalla croce rossa di Suvereto).