Cultura

Restaurato il cippo di Elisa Bonaparte Baciocchi

Presentazione del restauro al cippo monumentale al Parco di Montioni. L'iniziativa è stata voluta dal Lions Club Piombino

Immagine tratta dalla locandina dell'iniziativa

Domenica 21 Ottobre al Parco di Montioni è stato presentato il restauro del cippo di Elisa Bonaparte Baciocchi, principessa di Piombino. L'iniziativa è stata promossa dal Lions Club Piombino.

Il monumento, come spiegano i promotori dell'iniziativa, si trova nel Parco di Montioni in quella che era la piazza principale del villaggio minerario di Montioni-Elisa voluto dalla principessa alla riapertura delle miniere di allume. L’opera con molta probabilità fu progettata da Thèodore Bienaimè (Amiens, 1762 - Parigi, 1826) , considerato uno dei protagonisti del rinnovamento post rivoluzionario della capitale francese e molto attivo nella corte dei Baciocchi, e realizzato da maestranze altamente specializzate in pregiato marmo di carrara. 

L’intervento di restauro è stato completamente finanziato dal Lions Club Piombino nell’ambito delle manifestazioni per il Centenario della fondazione del Lions Club International, sotto la supervisione della Soprintendenza di Pisa e con la collaborazione dell’Ufficio Territoriale Biodiversità dei Carabinieri Forestali competente per la proprietà dell’opera. Il restauro è stato realizzato con il supporto logistico della cooperativo Il Nodo di Follonica.

Il monumento, fanno sapere, è stato scelto dal Lions oltre che per l’importanza che Elisa Bonaparte ha avuto per la modernizzazione del Principato, ma anche per il ruolo che il Parco di Montioni può avere per lo sviluppo turistico del territorio delle Valli del Cornia e del Pecora.

All'inaugurazione di domenica mattina l’assessore di Suvereto con delega al parco Marco Toninelli, il presidente Lions Club Piombino Simone Verucci, Patrizia Lensi, presidente Zona Lions Club - Distretto 108LA, Giovanni Quilghini, dell'Ufficio Territoriale Biodiversità Carabinieri Forestali di Follonica, Maria Grazia Ristori, in rappresentanza della Soprintendenza Archeologia Belle Artie Paesaggio, lo storico Marco Paperini, la storica dell'arte Cristina Bernazzi e una pattuglia della Petite Armée napoleonica di Portoferraio. I restauratori Elisabetta Marchesi e Marco Baggiani hanno guidato alla scoperta del monumento.