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La petizione per ematologia raccoglie consensi

Prosegue, anche con il sostegno di Parodi, la raccolta firme avviata dall'Ail di Piombino per ottenere il servizio di ematologia anche a Vaillamarina

Il Comune di Suvereto continua a sottolineare le gravi mancanze che il nostro territorio sta soffrendo a causa dei tagli che negli anni, passati e futuri, hanno interessato i servizi ospedalieri.

“Come sindaco appoggio in pieno la battaglia della sezione Ail di Piombino che nei giorni scorsi ha raccolto firme per l’apertura di un servizio di ematologia. - interviene Giuliano Parodi - Qualche anno fa c'era un servizio di ematologia, portato avanti da ematologi di Livorno, che venivano una volta a settimana ad espletare questo servizio a Piombino presso l’ospedale di Villamarina. Tale servizio è stato poi tolto, probabilmente, anzi soprattutto per mancanza dei medici, ed è inaccettabile che la Val di Cornia ne sia sprovvista, per questo è necessario ripristinare il servizio anche con le stesse modalita’ di un tempo a breve. In un contesto di maggiore efficienza per la rete ospedaliera, il ritorno di un ematologo a Piombino una volta a settimana sarebbe assolutamente auspicabile".

"In fase di riorganizzazione di servizi, - prosegue Parodi - è necessario che i sindaci si facciano carico delle esigenze dei cittadini e del territorio, chiedendo urgentemente alla Direzione generale ASL area vasta di costituire al centro Tao di Villamarina un ambulatorio con apertura al pubblico di almeno due ore alla settimana. L’affidamento ai medici di medicina generale delle prescrizioni della terapia senza l’effettiva creazione di un collegamento organizzativo col centro Tao, come era previsto soprattutto per i pazienti a elevata variabilità potrebbe determinare situazioni di grave rischio clinico".

“Anche il problema della breve osservazione da me sollevato qualche giorno fa, - conclude il primo cittadino - e che ha visto l’intervento deciso del direttore generale è stato parzialmente risolto, in realtà la breve osservazione è stata riaperta con soli due posti letto, di cui devono farsi carico gli stessi medici del Pronto Soccorso ormai in grossa sofferenza nell’attesa che sia indicato un medico dedicato”.