Cultura

Letteratura e Industria, un piombinese in finale

C'è anche uno scrittore piombinese tra i finalisti del Premio Letteratura e Industria di Biella presentati in occasione del Salone del Libro

Foto di archivio

Nella prestigiosa cornice del 32mo Salone Internazionale del Libro di Torino sono stati annunciati i nomi dei cinque finalisti del Premio Biella Letteratura e Industria 18esima edizione.

Cinque i romanzi che concorreranno per un premio del valore di 5mila euro, che sarà consegnato durante la cerimonia conclusiva, in programma il 16 Novembre 2019 presso l’Auditorium di Città Studi di Biella. In quell’occasione saranno consegnati anche il premio Giuria dei Lettori, il Premio Confindustria Piemonte, il Premio Concorso per le Scuole Cuore, testa, mani, il premio Lions Bugella Civitas per la migliore recensione.

Tra i cinque finalisti c'è lo scrittore piombinese Alberto Prunetti con 108 metri. The new working class hero (Laterza), un libro che si addentra nel mondo dei cervelli in fuga descrivendo una realtà d'Oltremanica per nulla cool, lavori precari, risse, calcio, birra e sopravvivenza pura.

Mentre la Toscana porta Leonardo al Salone del Libro, nella cinquina dei finalisti spicca un altro toscano, il volterrano Maurizio Gazzarri con I ragazzi che scalarono il futuro (Edizioni Ets), un romanzo che descrive una storia unica di innovazione tecnologica, scientifica e culturale, e anche di amicizia. 

Gli altri tre romanzi selezionati sono: Rossana Balduzzi Gastini, con Giuseppe Borsalino. L’uomo che conquistò il mondo con un cappello (Sperling & Kupfer); Giorgio Falco, con Ipotesi di una sconfitta (Einaudi); e Eugenio Raspi, con Inox (Baldini + Castoldi).

La Giuria, presieduta da Pier Francesco Gasparetto, e composta Claudio Bermond, Paolo Bricco, Paola Borgna, Loredana Lipperini), Giuseppe Lupo, Marco Neiretti, Sergio Pent, e Alberto Sinigaglia, ha assegnato inoltre un Premio Speciale a Silvino Gonzato, che con Lievito madre. Storia della fabbrica salvata dagli operai (Neri Pozza) che racconta la tenacia degli operai della Melegatti nel tenere in vita quel prodigioso impasto e quindi la fabbrica e il posto di lavoro, permettendo anche di continuare la tradizione di uno dei dolci natalizi più noti e apprezzati al mondo.

L’iniziativa rientra nella Settimana della Cultura di Impresa, manifestazione nazionale promossa da Confindustria.