Cronaca

Omicidio nel grossetano, arrestata anche una donna

I carabinieri hanno arrestato una 33enne ritenuta complice dell'uomo fermato per la morte del giovane nordafricano. La pistola che ha sparato è sua

Una donna di trentatre anni di Suvereto è stata arrestata dai carabinieri che stanno indagando sulla morte di Bouazza Jarmouni, il 25enne nordafricano che il 12 agosto è stato raggiunto da un colpo di pistola all'addome nella campagna di Filare di Gavorrano insieme al connazionale di 19 anni Rahal Eljamouni, gravemente ferito. Entrambi erano domiciliati a Pontedera, in provincia di Pisa (vedi articoli correlati).

Per gli investigatori si tratterebbe della complice dell'uomo di 45 anni di Scarlino arrestato ieri pomeriggio. A lei è intestata la pistola che per i carabinieri è quella usata nell'agguato, una Beretta 98 Fs calibro 9x21 detenuta legalmente. L'arma è stata posta sotto sequestro insieme a 10 grammi di hashish e 3 di cocaina che, sempre secondo i militari, è parte della droga portata via alle due vittime.

Gli ultimi sviluppi delle indagini hanno infatti consolidato la prima pista investigativa emersa nelle ore immediatamente successive al ritrovamento del cadavere, cioè quella del delitto maturato nell'ambito dello spaccio. Secondo gli investigatori i colpi di pistola, quello mortale e quello che ha ferito il 19enne, sarebbero stati esplosi dai due arrestati nel corso di una rapina per portare via ai due nordafricani droga e soldi contanti. 

I carabinieri hanno sequestrato anche altre armi in possesso della donna, tutte detenute legalmente come la pistola: due fucili calibro 12 e munizioni calibro 12 e 9x21.