Cronaca

Infermiera, indagini chiuse sulle morti in corsia

Dieci i casi di morti anomale nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Piombino con cui la procura di Livorno ha chiuso le indagini

La principale indagata nella vicenda delle morti sospette in corsia è l'infermiera Fausta Bonino a cui il pm Massimo Mannucci attribuisce la responsabilità di dieci decessi. Inizialmente erano 14 ma nel frattempo quattro sono stati archiviati dopo gli accertamenti degli inquirenti. La notizia, insieme a quella della chiusura delle indagini da parte della procura, è riportata dal quotidiano Il Tirreno. 

L'infermiera, nello specifico, è accusata di aver causato la morte dei pazienti nel reparto di rianimazione attraverso la somministrazione di dosi eccessive di eparina, un anticoagulante. Il farmaco sarebbe stato somministrato anche in casi non necessari. Nei dieci casi contestati gli investigatori avrebbero trovato un nesso tra la presenza dell'infermiera in corsia, le iniezioni e le morti avvenute nel giro di poche ore. 

Nella decisione della procura compare anche il primario del reparto in cui a partire dal 30 dicembre 2014 avvennero i casi di morte. 

L'infermiera ha trascorso 21 giorni in carcere dopo l'arresto il 30 marzo 2016. Dopo neanche un mese il tribunale del riesame decise la scarcerazione.