Politica

Renzi promette nuovi finanziamenti per Piombino

Tutto esaurito per il comizio del premier: "Aferpi? Chi firma un accordo lo deve rispettare". Contrattacco a Grillo e al ministro tedesco Schauble

Matteo Renzi

Fuori qualche decina di manifestanti che gli chiedono certezze sul futuro dell'Aferpi (ex acciaierie Lucchini). Dentro centinaia di persone sedute sugli spalti per la tappa piombinese del tour del presidente del Consiglio per il Sì al referendum costituzionale.

Matteo Renzi è arrivato a Piombino in elicottero ed è entrato al Palatenda fra gli applausi e le bandiere sventolanti. In prima fila, sindaci, assessori regionali, parlamentari del Pd e vari rappresentanti delle istituzioni locali. Ma chi era presente alla manifestazione organizzata al Metropolitan per l'inizio della campagna Toscana per il sì con la ministra Boschi sottolinea che oggi  il pubblico è meno numeroso.

Comunque sia, il Palatenda è pieno, con qualche decina di persone che ascoltano l'intervento di Renzi all'esterno grazie ad alcuni altoparlanti mentre i manifestanti giunti con striscioni e cartelli gridano in coro "lavoro, lavoro".

In apertura il premier ha ricordato gli stanziamenti garantiti fino ad oggi dal suo governo all'area di Piombino, per la bonifica delle aree industriali e per la statale 398. "Ma servono altri soldi e, se serve, noi ne stanzieremo altri - ha dichiarato dal palco - a condizione però che chi ha firmato l'accordo lo rispetti. Se firmano e non si rispetta... Non faremo sconti a nessuno, ciò che è stato firmato deve essere realizzato".

Il riferimento è all'imprenditore tunisino Issad Rebrab che si è impegnato a rilevare e rilanciare l'area ex Lucchini salvaguardando i posti di lavoro.

Il presidente del Consiglio ha confermato anche l'impegno per la centrale Enel pur senza scendere nei dettagli. E per quanto riguarda il referendum ha dichiarato: "Noi facciamo una campagna referendaria con il sorriso sulle labbra, entrando nel merito del referendum. Loro (i sostenitori del No, ndr) no. Perchè se si entra nel merito non ce n'è per nessuno".

E replicando a Beppe Grillo che ha annunciato un ricorso qualora il Sì prevalesse nel voto degli italiani all'esterno, Renzi ha dichiarato: "Loro tentano di buttarla in rissa, quindi noi rsipondiamo calma e gesso, sorrisi. E entriamo nel merito".

"Noi facciamo una proposta di cambiamento e gli altri dicono no - ha proseguito Renzi - Perchè se loro hanno fallito devono impedire a noi di provarci?". A queste parole nel Palatenda è esploso un lungo applauso.

Renzi ha replicato anche al ministro delle finanze tedesco Wolfang Schauble, secondo il quale l'Europa non controlla sufficientemente bene i bilanci dei singoli stati. "Sono d'accordo con lui - ha detto Renzi - L'Unione Europea cominci a controllare il bilancio tedesco perchè il surplus tedetsco sta creando problemi a tutta l'Europa. Non facciamo come per l'immigrazione dove ci hanno lasciato soli e costruiscono muri".