Attualità

Una mostra racconta un secolo di Piombino

Il Gruppo Unicoop Tirreno Fotografia ha raccolto immagini del passato e le ha confrontate con quelle attuali: la storia di una città che cambia

Da sabato 5 a mercoledì 16 settembre presso il Centro soci Coop di Corso Italia 159, la Sezione soci Coop di Piombino e il Gruppo Unicoop Tirreno Fotografia organizzano la mostra fotografica Piombino nel tempo che raccoglie oltre un secolo di immagini di Piombino - dai primi del Novecento ad oggi - e sarà visitabile tutti i giorni dalle 18 alle 20 e dalle 21 alle 23.

Inaugurazione: sabato 5 settembre ore 18.30

La storia della città letta attraverso sessanta immagini che documentano la trasformazione subita in oltre cento anni di espansione industriale. E’la mostra “Piombino nel tempo. Immagini di Piombino e del comprensorio dai primi del 900 ad oggi”.

Il Gruppo Unicoop Tirreno Fotografia racconta così i contenuti della mostra:

“L’albore dello sviluppo industriale, e con esso la forte crescita urbanistica novecentesca per fronteggiare il grande bisogno di manodopera da parte delle fabbriche, è documentato dalle immagini di due grandi fotografi piombinesi, Luigi Giovanardi e Lando Civilini

La città cresce, occupa nuovi spazi, trasformandosi da piccolo borgo marinaro a uno dei simboli dell’industrializzazione del Paese. Nascono interi quartieri, sacrificando campi e, purtroppo, anche testimonianze storiche come il palazzo di Elisa Baciocchi in Cittadella. 

L’industria vuole la sua parte, crea reddito ma ha bisogno di braccia e di case dove possano riposare. Venti foto documentano la trasformazione subita negli anni che vanno dal 1912 al 1950. Tra gli anni settanta-ottanta l’industria è protagonista di una nuova espansione. Nascono nuovi stabilimenti come la Dalmine e altri impianti vengono costruiti dall’Italsider. 

L’occupazione raggiunge il suo apice, a Piombino ormai si contano oltre 10mila metalmeccanici. Si demoliscono palazzi delle periferie per creare spazi alla nuova espansione dell’industria, nascono nel contempo nuovi quartieri. Piombino cresce ancora, come testimoniano le foto scattate da Romano Favilli.

Quattro fotografi, Massimo Puccetti, Domenico Finno, Emilio Canovaro e Ivano Pucci, si sono presi la briga di tornare oggi in quei luoghi con occhi nuovi, completando il confronto della Piombino che era con quella che è diventata. Il dopoguerra aveva lasciato ancora le sue macerie in Borgo alla Noce, nei pressi dell’ospedale vecchio ancora odorante delle vittime dei bombardamenti subiti. A Salivoli c’era ancora una spiaggia frequentatissima, separata, nei pressi del Nastro Azzurro, tra i più abbienti e quelle che a malapena si potevano permettere il lusso di un ombrellone.

E’ la storia urbanistica di una città per molto tempo costretta a crescere in disordine, con piani regolatori che si sono fatti attendere, e sotto l’incombenza delle pretese dell’industria, ingorda di territorio fino a penetrare dentro il centro abitato, divorando strade e abitazioni. E’ la nostra storia che oggi, nel bene e nel male, mentre siamo di nuovo alla vigilia di profonde trasformazioni, ci fa riflettere su quelli che siamo stati e vogliamo essere. “

Il Gruppo Unicoop Tirreno Fotografia è formato da Massimo Puccetti, Romano Favilli, Domenico Finno, Giorgio Pasquinucci, Ivano Pucci, Roberto Manzani, Andrea Celati, Emilio Canovaro, Evandro Palombo, Aldo Modica, Franco Martorella.