Politica

"Energia rinnovabile si ma con coscienza"

Il gruppo territoriale Movimento 5 Stelle Val di Cornia interviene sulla questione dell'agrifotovoltaico

Foto di archivio

"L’occupazione di terreni coltivabili con impianti fotovoltaici o eolici dimostra la capacità più volte reiterata dall’uomo, di affrontare un problema puntando sempre sul mero interesse economico. Mettendo da parte, in questo caso, addirittura la razionalizzazione della produzione di energia e sul massimo utilizzo del potenziale prodotto".

Lo scrive in una nota il gruppo territoriale Movimento 5 Stelle Val di Cornia.

"Ogni volta quando sembra che l’Italia abbia finalmente trovato la strada giusta su un tema di interesse pubblico, tutto viene rimesso in discussione. - scrive il Movimento 5 Stelle - Il tema complicato e le limitanti norme di attuazione delle Comunità Energetiche, ancora al palo e oggetto di discussione continua, ne sono un chiaro esempio.“Ce lo chiede l’Europa” e noi rispondiamo consumando terreni agricoli a favore di grandi società costituite ad hoc per accogliere contributi, sfruttare e speculare comprando appezzamenti con ingenti offerte monetarie. Questo al fine di realizzare alti profitti, con gli incentivi europei, a seguito del posizionamento di centinaia di migliaia di pannelli fotovoltaici in campi potenzialmente coltivabili".

"Restiamo favorevoli alla realizzazione di impianti fotovoltaici, la transizione verso le rinnovabili è doverosa e siamo persino in ritardo, ma creare impianti con le modalità sbagliate non è la strada giusta. Abbiamo edifici pubblici e privati idonei a realizzare comunità energetiche e di autoconsumo, il terreno coltivabile deve essere l’ultima scelta. La Val di Cornia è una zona turistica, dovremmo invece valorizzare i prodotti e le colture tipiche preservando il paesaggio e mantenendolo apprezzato e rinomato in tutto il mondo. Eppure quando ha voluto, l’Italia ha saputo opporsi all’Europa, nonostante i provvedimenti recepiti!Il caso dei terreni della Val di Cornia, portato alla luce dalla politica locale e da comitati, ha numeri preoccupanti. Agri Fotovoltaico su area agricola di 55 ettari e 48.600 pannelli. - conclude il Movimento 5 Stelle - Alla politica locale non resta che sensibilizzare il più possibile e fare appello a gran voce alla Regione per una mediazione con lo Stato, sulle norme imposte perché “ce lo chiede l’Europa”, non si risolva col solito progetto speculativo dove ci guadagnano un pò tutti a scapito del cittadino che si accolla solo i rischi e l’impatto sul territorio".