Cronaca

Sicurezza e lavoro in nero, 13 denunciati

I carabinieri hanno effettuato controlli in alcune aziende agricole del territorio fra Piombino e Campiglia Marittima

Sono 13 le persone denunciate in seguito ai contratti eseguiti dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Livorno insieme a quelli dei Comandi Stazione Carabinieri di Piombino, Portovecchio e Venturina Terme nei rispettivi territori, per contrastare il fenomeno del caporalato in agricoltura.

Come spiegano i carabinieri in una nota, sono state effettuate ispezioni presso alcune aziende agricole nei comuni di Piombino e Campiglia Marittima, dove sono state accertate violazioni in materia di salute e sicurezza pubblica.

In particolare i carabinieri hanno sanzionato due titolari di ditta che non avrebbero sottoposto alla prevista visita medica pre-assuntiva il personale dipendente.

A carico del titolare di una delle due aziende è stata elevata sanzione anche per la mancata formazione del personale in materia di salute e sicurezza, mentre, a carico della seconda, è stata elevata sanzione anche per omessa redazione del documento di valutazione dei rischi.

Nel complesso si tratta di euro 12.000 per 3 sanzioni amministrative ed euro 7.000 per 4 ammende.

I controlli si sono stati estesi anche ad un'altra azienda in località limitrofa, dove sono state ben 11 le persone indagate a vario titolo.

Fra queste anche l’amministratrice unica ed il socio amministratore, entrambi di origine nordafricana, ritenuti responsabili di aver impiegato undici lavoratori “in nero”, sanzionati per importo di quasi 55mila euro, oltre a più di euro 10mila di ammende con sospensione dell’attività imprenditoriale. 

Alle violazioni si sono aggiunte anche altre irregolarità relative a mancata formazione dei lavoratori, mancata fornitura di dispositivi di protezione individuale e mancata nomina del medico competente in materia di sicurezza.

Inoltre fra i lavoratori controllati, quattro di età compresa tra 19 e 38 anni, di origine extracomunitaria, sono risultati privi di permesso di soggiorno, e quindi sono stati denunciati in stato di libertà per violazione della norma vigente in materia di immigrazione.