Cronaca

Rubano un'auto con una pistola dentro

Un poliziotto in borghese sventa un furto in una abitazione e il ladro viene arrestato: una vicenda che snoda tra tre province

Nella notte tra martedì 17 e mercoledì 18 febbraio un poliziotto ha inseguito e bloccato ladro che stava tentando di rubare , insieme a dei complici, in una villetta a Casalecci, uno dei quartieri di Grosseto particolarmente preso di mira dai ladri.
Ma l'arresto dell'uomo, un romeno di 43 anni che ha vissuto fino a ora nella zona di Piombino, nasconde una storia ben più complessa.

La notte di martedì a Grosseto un agente in borghese ha notato un uomo vicino ad un fuoristrada parcheggiato; appena ha cercato di avvicinarsi, l'uomo è scappato ed ha cominciato a correre, saltando la recinzione di una villetta dove c'erano due complici, di cui uno stava cercando di forzare con un cacciavite la porta d'ingresso dell'abitazione. Il ladro all'arrivo dell'agente in borghese è fuggito nelle campagne e il poliziotto si è messo al suo inseguimento, raggiungendolo. Ne è nata una colluttazione: il romeno ha colpito più volte il poliziotto che è poi andato a farsi medicare in ospedale. Gli uomini della Mobile arrivati nel frattempo sul posto sono quindi riusciti a bloccare il ladro e a portarlo via tra gli applausi degli abitanti che erano scesi in strada.

Dagli accertamenti è risultato che l'uomo avrebbe dovuto scontare due anni e quattro mesi di reclusione per reati precedenti e su di lui pendeva un ordine di carcerazione del tribunale di Trieste.  Il fermato ha ammesso anche di aver rubato una pistola che era stata sotterrata a Piombino.

Così gli agenti si sono messi a ricostruire la vicenda: l'auto utilizzata dai ladri per arrivare a Casalecci era stata rubata domenica 15 febbraio a Volterra. Non solo: dentro la Hyundai Santa Fè sottratta ad un volterrano, c'era anche una pistola, regolarmente detenuta dal proprietario. Una volta aperto il fuoristrada, infatti, i malviventi si sono accorti della presenza dell'arma, una Glock 27 Smith Wesson. Il malvivente arrestato ha confessato che la pistola rubata insieme all'auto, era stata poi sepolta in un terreno a Piombino, sotto un albero, dove era stata lasciata una bottiglia vuota per riconoscere il punto esatto. 

Il romeno è stato quindi arrestato con l'accusa di rapina e ieri mattina, mercoledì 18 febbraio, in tribunale si è svolta la convalida dell'arresto e il processo per direttissima; il giudice ha convalidato l'arresto dell'uomo disponendo la custodia cautelare in carcere, dove ha cominciato a scontare anche i due anni e quattro mesi della precedenza ordinanza.