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Politica lunedì 07 marzo 2016 ore 15:42

I primi sì per l'Unione dei Comuni

Arriva da Comune dei Cittadini l'ok per l'Unione in Val di Cornia e dintorni, anche se temono si tratti dell'ennesimo annuncio



CAMPIGLIA MARITTIMA — Gli ultimi incontri pubblici hanno permesso di riaccendere il dibattito sull'Unione dei Comuni. Dopo il rilancio della Federazione Pd Val di Cornia Elba e le considerazioni dell'associazione Costa Toscana #Cambiaverso, interviene Comune dei Cittadini che vede di buon occhio la proposta di coinvolgere la Val di Cecina e le Colline Metallifere.

"Nel Pd qualcosa sembra muoversi sull’ Unione dei Comuni. Meglio tardi che mai. - commentano in una nota - Dopo averlo incluso nei programmi elettorali del 2009 e disatteso per sette anni, oggi il Pd rilancia l’obiettivo della costituzione l’Unione dei Comuni. Diciamo subito che siamo d’accordo perché questo è ciò che andiamo sostenendo esattamente dal 2009: subito l’Unione dei Comuni della Val di Cornia e avvio contestuale di rapporti con i territori limitrofi, Elba compresa, per costruire un ambito di programmazione territoriale più ampio corrispondente alla natura reale dei problemi di questi territori, dalle politiche infrastrutturali alla gestione dei servizi alle persone".

Ma Comune dei cittadini punta comunque il dito contro il Pd per aver disatteso per sette anni questo impegno. "L’assenza di un aggregazione tra i Comuni della Val di Cornia ha reso più difficile usare tutte le risorse dei nostri territori. - e continuano - Ha favorito il riemergere di municipalismi e talvolta di un’arroganza istituzionale che sembrava scomparsa in Val di Cornia; ha spinto alla scellerata decisione della fusione tra Campiglia e Suvereto, con gli esiti noti; ha indotto il Comune di Piombino, da solo, a sostenere il passaggio nella Provincia di Grosseto, ovviamente dimenticato nel volgere di pochi mesi come nel più classico stile di chi annuncia senza fare. Gli effetti negativi ci sono stati anche nella gestione dei servizi associati". 

Insomma Comune dei cittadini dice sì all'Unione dei Comuni, ma con riserve. Infatti promettono di essere l'occhio vigile pronto a denunciare "i ritardi e le contraddizioni" che si potranno verificare.


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