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Attualità giovedì 04 luglio 2019 ore 16:00

Rischio incendi, on line il bollettino regionale

Foto di repertorio

Quattro colori corrispondono ai quattro livelli del rischio di propagazione di incendi. Il bollettino dà informazioni su tutte le zone della Regione



FIRENZE — Un sistema di previsione degli incendi boschivi in Toscana, in grado di offrire Comune per Comune, giorno dopo giorno, il livello di rischio di sviluppo e di propagazione degli incendi nei boschi grazie ad una scala di colori che va dal verde (basso rischio) al rosso (rischio molto alto). 

Si tratta di uno strumento destinato alle comunità locali, come si legge in una nota diffusa dalla Regione Toscana, e ai cittadini, in modo tale che possano attuare i comportamenti più adeguati durante le fasi di rischio indicate. È questa la novità promossa dal Servizio Antincendi Boschivi (AIB) della Regione Toscana per l'estate 2019. Il bollettino è visibile all'indirizzo https://geoportale.lamma.rete.toscana.it/bollettino_incendi/index.html.

Bollettino regionale rischio incendi

Ad annunciarla è stato Marco Remaschi, assessore regionale all'agricoltura e alle foreste, facendo il punto sugli incendi boschivi e sui dati del primo semestre dell'anno. Nell'occasione ha anche ricordato a tutti i cittadini che "in caso di incendio attivo, chiunque lo avvisti può e deve telefonare al Numero verde 800425425 della Regione Toscana o al 115 dei Vigili del Fuoco. Fino al 31 agosto - ha aggiunto - è anche vietata qualsiasi accensione di fuochi, ad esclusione della cottura di cibi in bracieri e barbecue situati in abitazioni o pertinenze e all'interno delle aree attrezzate".

"La novità del Bollettino Rischio Incendi Boschivi è prevista dall'ultima edizione del Piano AIB della Regione Toscana valido per il periodo 2019-2021 e redatto a partire da alcune considerazioni che hanno mutato gli scenari del settore" ha detto l'assessore.

"La crisi climatica, l'espansione dei boschi e della loro densità, l'avvicinamento di questi ultimi alle case, sono tra i fenomeni che, a livello internazionale e anche locale, causano con sempre maggiore frequenza vasti incendi boschivi, spesso in simultanea con alte velocità ed elevate intensità, in grado di causare ingenti danni economici e talvolta la perdita di vite umane. Questo cambiamento di scenario coinvolge anche la Toscana" ha aggiunto Remaschi. 

"Non è un caso - ha proseguito l'assessore regionale alla forestazione - che negli ultimi anni il servizio della Regione Toscana deputato a contrastare gli incendi boschivi (AIB) sia stato sollecitato oltre misura, arrivando, in particolare negli anni 2012, 2017 e 2018, al limite della sua capacità di estinguere gli incendi. Una dinamica che ha coinvolto anche le più evolute organizzazioni AIB internazionali, inermi di fronte a questi fenomeni estremi. Il monito, valido per tutti, è che gli incendi boschivi non possono essere contrastati meramente con un approccio emergenziale: la lotta attiva è una risposta ma non l'unica soluzione del problema, anche la prevenzione è fondamentale".

I quattro livelli di rischio del Bollettino

Per la prima volta la classificazione del rischio è il frutto di una procedura condivisa a livello nazionale è individua quattro livelli di pericolosità, così come già avviene, ad esempio, per le allerte meteo. Alle quattro classi di rischio sono associati altrettanti colori - verde, giallo, arancio, rosso, a cui corrisponde la descrizione dello specifico scenario atteso - che, per ogni singolo comune della Toscana, consentono di individuare immediatamente il livello di pericolo di innesco e propagazione degli incendi."

- Verde, rischio basso. Le condizioni sono tali da generare un incendio con intensità del fuoco molto bassa e propagazione molto lenta.

- Giallo, rischio medio. Le condizioni sono tali da generare un incendio con intensità del fuoco bassa e propagazione lenta.

- Arancio, rischio alto. Le condizioni sono tali da generare un incendio con intensità del fuoco elevata e propagazione veloce.

- Rosso, rischio molto alto. Le condizioni sono tali da generare un incendio con intensità del fuoco molto elevata e propagazione estremamente veloce.

Questo sistema di previsione è stato predisposto in collaborazione con il Consorzio LaMMA e Cnr-Ibe utilizzando l'indice canadese FWI (Fire Weather Index) che determina quotidianamente il livello di rischio di sviluppo e propagazione di incendio sul territorio a partire dallo stato di idratazione dei combustibili vegetali morti, dall'andamento climatico e viene calcolato sulla base di parametri meteorologici come la temperatura dell'aria, l'umidità relativa, la velocità del vento e le precipitazioni delle ultime 24 ore.

Oltre al monitoraggio del rischio è prevista una sezione che evidenzia i comportamenti corretti che ciascun cittadino deve tenere per evitare l'innesco di un incendio forestale e anche in caso di avvistamento di un principio di incendio. L'adozione di comportamenti corretti è fondamentale per ridurre la probabilità di innesco e propagazione di un incendio. Ci sono attività che, anche se compiute senza intento doloso, possono infatti provocare un incendio.

I dati e le statistiche del 2019

Il 2019 ha presentato subito il conto, a cominciare dalla stagione invernale che tradizionalmente in Toscana è la più tranquilla: l'ultima settimana di febbraio ha fatto registrare particolari condizioni che hanno favorito la propagazione degli incendi boschivi (bassa umidità e forti venti di grecale) sviluppatisi in un numero straordinario per questo periodo dell'anno, ben 51, e in un brevissimo arco di tempo, percorrendo una superficie boscata di circa 900 ettari, molto superiore alle medie del periodo.

A livello statistico il primo semestre del 2019 si è chiuso con un totale di 208 incendi forestali che hanno percorso una superficie boscata pari a circa 1.400 ettari: nettamente superiore alla media di circa 290 ettari registrata nello stesso periodo nell'ultimo decennio.

Le province più colpite

La provincia interessata dagli eventi più rilevanti è stata quella di Lucca, seguita da Pisa e Pistoia.

A Lucca gli eventi sono stati 46 dall'inizio dell'anno e hanno percorso circa mille ettari di bosco, contro i 400 ettari registrati nel primo semestre di tutti gli 8 anni precedenti.

A Pisa sono bruciati in sei mesi oltre 236 ettari di bosco, contro un totale di 93 ettari percorsi nello stesso semestre dal 2011 al 2018. Per far saltare tutti i riferimenti statistici in questa provincia è bastato un unico evento esteso su 230 ettari di pineta a Vicopisano e nato dalla disattenzione di un cittadino che non ha tenuto conto delle norme che impediscono di effettuare abbruciamenti di residui vegetali in presenza di vento.

I dati statistici degli incendi dal 2000 al 2018 in tutta la Regione Toscana sono disponibili come allegato all'articolo.


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