Acciaio, "i tempi sembrano allungarsi"

Lo fanno notare Ascolta Piombino e Azione ricordando le parole del ministro delle Imprese Urso che assicurava un doppio memorandum entro l'anno

PIOMBINO — "L’investimento Metinvest - Danieli salverà Piombino?", se lo domandano i portavoce di Ascolta Piombino e Azione, Riccardo Gelichi e Cristiano Sabini, che tornano sull'argomento ricordando le parole del ministro delle Imprese Urso con le quali assicurava la firma di due Memorandum of Understanging, uno con Jsw e uno su Metinvest - Danieli, entro la fine dell'anno.

"I memorandum avrebbero dovuto consentire un periodo di tre mesi per permettere alle parti di completare le necessarie istruttorie tecniche al fine di sottoscrive i nuovi Accordi di Programma, che ragionevolmente avrebbero dovuto occupare un lasso temporale di ulteriori 90/120 giorni. - hanno commentato - L’anno è terminato, i tempi sembrano allungarsi e guarda il caso stiamo andando verso la campagna elettorale per le amministrative di Giugno 2024 con la promessa di un rilancio di Piombino ancora sotto il profilo siderurgico; uno sviluppo atteso, anche se molti piombinesi si attendevano un parallelo avvio di percorsi economici decisamente diversi. A questo si aggiunge la questione dei rifiuti industriali, che vorrebbe una discarica di prossimità, tutt’oggi esistente quanto contestata a colpi di Tar dal sindaco Ferrari. Complessa anche la questione degli ammortizzatori sociali per Jsw, che vedono un incremento vistoso fino alla necessità di 29,5 milioni di euro, nel 2023 la cifra si attestava sui 21 milioni".

"Ci sarà da lavorare anche sulla coesistenza dei due soggetti industriali, se si vuole assorbire tutta l’occupazione. - hanno proseguito - Intanto a Taranto per la prima volta nella storia della fabbrica è rimasto acceso un solo altoforno, una prospettiva per il 2024 piuttosto preoccupante, con stime di notevole ribasso per la produzione di acciaio. Ricordo che Taranto è l’acciaieria più grande d’ Europa, con la presenza di numerose maestranze, considerata strategica per lasciarla fallire. Nel 2022 lo Stato aveva fatto fatto un’iniezione di 680 milioni di prestito, oggi Taranto sembra di nuovo in crisi ma il governo garantisce ai sindacati la continuità aziendale. Tornando a Piombino, visti i trascorsi e il panorama generale, suggeriamo una maggiore attenzione su quest’opportunità Metinvest-Danieli, che non si limiti al compitino descrittivo, visto che gli interlocutori Comune -Governo sono dello stesso partito, perché fino a oggi oltre la siderurgia, tolti i proclami, come diversificazione non abbiamo visto un granché e ci dispiacerebbe che questo delicato tema assumesse, come tutti gli altri affrontati da questa maggioranza, una semplice quanto terribile veste elettorale", hanno concluso Gelichi e Sabini.

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