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Attualità lunedì 18 gennaio 2016 ore 22:06

Le infrastrutture salveranno la Val di Cornia

Per Enrico Rossi e il ministro Martina la 398, un collegamento ferroviario adeguato e il porto sono gli assist per il rilancio nella Toscana del Sud



PIOMBINO — Si è svolto a Follonica l’incontro “Circolo virtuoso, opportunità e sviluppo possibile nel sul della Toscana”; l’evento, organizzato da Irpet e Regione, ha visto la partecipazione del governatore Enrico Rossi e del ministro Maurizio Martina.

"Dobbiamo riuscire a tenere insieme i tre poli dello sviluppo. Serve un'alleanza tra industria, turismo e agricoltura per dare un futuro alla Toscana del sud", con queste parole il governatore Rossi rilancia il territorio dalla Val di Cornia alla maremma. Del resto, questo territorio le potenzialità le ha tutte, mancano le condizioni e la lungimiranza di metterle in pratica.

Dall’incontro, che ha visto partecipe i rappresentanti delle categorie (Breda di Cna, Rabazzi della Cia, Fabianelli di Assoindustria e Parrini degli Albergatori) e alcune fra le aziende che più investono in Toscana (Azzi di Aferpi, Mansi della Nuova Solmine, Pacini di Tioxide, Rossi di Conserve Italia, Vecchioni di Bonifiche Ferraresi e Orsini del Golf Club Argentario), è emersa la necessità di puntare sulle infrastrutture.

“Le infrastrutture sono decisive perché la Toscana della costa e del sud riesca a marciare alla stessa velocità di quella centrale”, ha commentato Enrico Rossi. Ritenuti fondamentali gli investimenti per la 398, la Grosseto-Siena, una dotazione ferroviaria adeguata e l’autostrada tirrenica. Il porto piombinese, inoltre, dovrebbe giocare un ruolo centrale nella partita dell’agroalimentare. Tra le proposte emerse, infatti, la possibilità di trasformare nel territorio i prodotti agricoli di questa zona, utilizzando i porti del sud per la commercializzazione.

"Abbiamo la possibilità - ha concluso Rossi - di stilare un progetto di internazionalizzazione dei prodotti locali da presentare a Bruxelles per ottenere i finanziamenti europei. Faccio dunque un appello a quella che è stata definita la comunità della Toscana del sud perché presenti un documento con tre o quattro punti strategici che ci permettano di dare lavoro a quei quattromila occupati in più che rappresentano la soglia minima per riequilibrare lo sviluppo locale".
Ha quindi dato appuntamento ai presenti fra tre mesi per discutere degli impegni concreti selezionati e su cui puntare.


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