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Attualità martedì 17 novembre 2015 ore 18:00

La Provvidenza onlus è tagliata fuori

Frilli (Dipoi): "mettere in gara un servizio per il Dopo di Noi escludendo chi lo ha creato è una scelta incomprensibile".



PIOMBINO — Il coordinamento 'Dipoi', costituito da 50 associazioni e fondazioni che in Toscana si occupano delle famiglie di persone disabili durante e dopo di loro, esprime tutta la sua contrarietà alla scelta della Asl 6 di Livorno di mettere in gara il servizio per il 'Dopo di Noi' fino ad oggi gestito dall’associazione piombinese 'La Provvidenza Onlus' nella propria struttura di via Landi 53 a Piombino.

"A quel che ci risulta - interviene Patrizia Frilli, presidente del coordinamento - la gara per la gestione del servizio, che guarda caso fa riferimento a otto posti letto (lo stesso numero della struttura di via Landi), sarebbe riservata a consorzi e cooperative sociali, escludendo le associazioni. Siamo certi che ci verrà risposto con una serie infinita di argomentazioni amministrative, - prosegue - ma non possiamo non rilevare che questa scelta, come altre che si stanno facendo in alcune zone della Toscana, vanno in palese contraddizione con quanto discutiamo e concordiamo come indirizzo politico con l’assessore Saccardi, alla quale chiederemo a questo punto di intervenire in modo coerente.

"Perché non è stato pubblicato un bando per chiedere la manifestazione d’interesse a ottenere la convenzione come ad esempio a Firenze? Perché fino ad oggi la gestione della casa famiglia de 'La Provvidenza' andava bene, e oggi non più? Vogliamo iniziare a valutare l’impatto dei modelli di gestione sulla qualità della vita delle persone disabili, o queste sono solo il pretesto per affidare gare?", questi i quesiti ai quali il coordinamento Dipoi chiede una risposta.


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