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Politica domenica 28 novembre 2021 ore 15:59

Rifondazione ripensa i luoghi della cultura

La presentazione del Piano regolatore della Cultura

Presentato il Piano Regolatore della Cultura che ridisegna la mappa delle principali strutture culturali cittadine per la loro valorizzazione



PIOMBINO — Un Piano Regolatore della Cultura è quello presentato dal Partito di Rifondazione Comunista per mettere mano a quelle che sono ritenute a tutti gli effetti le criticità che a oggi sono emerse o ancora irrisolte. 

"Il tema della cultura è da sempre molto caro a Rifondazione. Nella nostra visione la cultura non è solo erudizione e spettacolo ma un progetto complesso. In questi mesi, ma anche dopo il nuovo assetto della giunta a Piombino manca una progettualità concreta e nessuna proposta", ha introdotto Serena Santangelo ripercorrendo il percorso che ha portato Rifondazione a formulare il Piano Regolatore della Cultura incontrando addetti ai lavori, associazioni che gravitano attorno alla cultura e operatori del settore.

A illustrarlo nei dettagli è stato il consigliere comunale del partito Fabrizio Callaioli senza risparmiare critiche alla giunta Ferrari e alle precedenti amministrazioni soprattutto per le scelte legate al Polo culturale di piazza Manzoni e della biblioteca comunale oggi in piazza Appiani. E proprio sul destino del Polo cultura si concentra il Piano regolatore. La struttura per le precedenti amministrazioni sarebbe dovuta diventare la nuova biblioteca cittadina, l'attuale invece ha ripensato la destinazione del polo prevedendovi il trasferimento del Centro giovani (leggi qui l'articolo collegato); per Rifondazione Comunista, invece, la struttura avrebbe tutte le caratteristiche per diventare l'archivio della città e centro di studio e ricerca dove riunire il materiale attualmente contenuto nella Casa delle Bifore, l'archivio delle acciaierie adesso nei locali ex Volpi e l'archivio del vicariato il cui ritorno a Piombino è stato approvato all'unanimità dal Consiglio comunale. Nella Casa delle Bifore, invece, un'idea potrebbe essere quella di allestire il museo delle immagini di Piombino.

La biblioteca Falesiana attualmente collocata in piazza Appiani per Rifondazione Comunista troverebbe una più congeniale collocazione per posizione, comodità, dimensione degli spazi e condizioni strutturali, nello stabile della ex Pretura in via Fucini, aiutando l'associazione Judo, Unitre e l'Agenzia delle Entrate a trovare altri locali per proseguire la loro attività. 

Tasto dolente il Circolino delle acciaierie per il quale il consigliere Callaioli ha sottolineato l'occasione mancata dall'Amministrazione comunale di intercettare i fondi europei per il suo recupero. La struttura, una volta recuperata, troverebbe nuova luce: un luogo in cui le associazioni artistiche e culturali del territorio possano svolgere le loro attività, prevedendone la gestione affidata a un consorzio di associazioni. E ancora: scuderie del castello, ex asilo Pro Patria, immobile Banda Galantara sono tutti immobili che necessiterebbero di un urgente restauro, ma soprattutto individuare un futuro per gli ex Macelli, il magazzino alla stazione ferroviaria in viale Regina Margherita, l'ex convento degli agostiniani, il vecchio teatrino dietro i locali della Misericordia. Inoltre, avviare con il proprietario della chiesa di Sant'Antimo sopra i Canali le migliori modalità per la sua fruizione.

Nel Piano Regolatore della Cultura spazio è stato dato anche alla ricerca e divulgazione scientifica, suggerendo una valorizzazione dell'attuale Centro di Biologia marina di Palazzo Appiani in Polo scientifico e Istituto di Biologia ed Ecologia marina, come pensato da Francesca Pacchini.

Suggerimenti anche per vivere al meglio gli spazi dei quartieri come il Vallone a Salivoli e il teatro all'aperto di Piazza Costituzione.

"Una volta ridisegnata la collocazione di principali centri culturali della città, è opportuno individuare le attività che potrebbero rappresentare nuovi sbocchi per la richieste culturale del nostro territorio e non solo", si legge a conclusione del documento presentato dove si lancia l'idea delle Residenze artistiche per promuovere l'arte e restituire forme d'arte alla città. 

A sottolineare la necessità di un cambio di rotta sul fronte culturale è stato il rappresentate giovanile del partito di Rifondazione Comunista Dario Filippi che ha sottolineato l'importanza di creare le condizioni, dare luoghi e opportunità per stimolare i giovani piombinesi a sperare in un futuro in questa città.

Le aspettative dopo la presentazione di questo documento? "Un confronto aperto con tutte le forze politiche e non solo. Ci interessa il futuro della città", ha concluso Callaioli.

Dina Maria Laurenzi
© Riproduzione riservata


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