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Lavoro lunedì 07 maggio 2018 ore 16:18

Quali ripercussioni dopo l'ok dell'Ue per l'Ilva

E' arrivato con circa due settimane d'anticipo il via libera della Commissione europea, ma permangono le condizioni che vedono coinvolta Piombino



PIOMBINO — Via libera da parte dell'Antitrust Ue all'acquisizione di Ilva da parte di ArcelorMittal sotto condizione, ovvero il pacchetto di misure correttive che prevede l'eliminazione del gruppo Marcegaglia dal consorzio e le cessioni di alcuni stabilimenti compreso quello di Piombino (leggi qui sotto l'articolo correlato). Per Bruxelles la vendita ad ArcelorMittal di Ilva deve contribuire al risanamento ambientale di Taranto.

"La decisione odierna garantisce che l'acquisizione di Ilva da parte di ArcelorMittal, che andrà a creare il produttore d'acciaio di gran lunga più grande d'Europa, non si traduca in un aumento dei prezzi dell'acciaio a danno delle industrie europee, dei milioni di persone che vi lavorano e dei consumatori", ha dichiarato la commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager. 

Così facendo la Commissione ha evitato che l'operazione inizialmente proposta comportasse l'aumento dei prezzi dei prodotti piani in acciaio al carbonio laminati a caldo, laminati a freddo e zincati prevedenti il controllo del 40 per cento della loro capacità produttiva.

Vestager ha assicurato che gli impianti dismessi andranno a uno o più acquirenti che li gestiranno su base duratura in regime di concorrenza. ArcelorMittal si è infatti impegnata a organizzare una procedura di vendita aperta, non discriminatoria e trasparente a cui potranno partecipare tutti gli operatori interessati, per poi comunicare alla Commissione gli acquirenti scelti. 

I tempi e le modalità di vendita degli impianti che ArcelorMittal si è impegnata a cedere, tra cui Piombino, sono stati fissati con l'Antitrust Ue ma restano confidenziali essendo informazioni sensibili per i mercati.

"Uno step significativo nel processo di acquisizione di Ilva e rappresenta un passaggio fondamentale per il closing della transazione, che dovrebbe aver luogo il prima possibile", ha commentato in una nota ArcelorMittal che ha confermato la cessione degli stabilimenti di Piombino in Italia, Romania, Macedonia, Repubblica Ceca, Lussemburgo e Belgio, come annunciato lo scorso 13 Aprile.


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