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Attualità mercoledì 01 febbraio 2017 ore 19:05

La Regione si fa avanti per il circolante

Enrico Rossi

Per far continuare a lavorare la Regione ha approvato una delibera. Determinante sarà la presentazione del piano triennale aggiornato



PIOMBINO — La Regione Toscana si farà garante di Aferpi per l'acquisto delle materie prime necessarie a soddisfare gli ordini che già ci sono. Lo farà tramite Toscana Muove, il suo gestore di strumenti finanziari di cui è capofila Fidi Toscana, finanziaria di cui è socia di maggioranza relativa. In più la Regione aiuterà anche tutte le Pmi dell'indotto legate alla produzione siderurgica. 

Questo è il modo per far continuare a lavorare i laminatoi ex Lucchini di Piombino e risolvere l'impasse sul capitale circolante che al momento Rebrab, l'imprenditore algerino subentrato nella proprietà e che ha già riassunto i duemila lavoratori gestendoli con la solidarietà, non può aggiungere ai 102 milioni di capitale sociale già sottoscritti.

"La Regione continua a fare la sua parte e con questa delibera facciamo un ulteriore passo in avanti a sostegno del progetto di Aferpi. - ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi - Aspettiamo adesso il piano industriale di dettaglio, senza cui peraltro i prestiti non potranno essere garantiti".

"Svolgiamo il nostro ruolo con convinzione, - ha aggiunto Rossi – al pari del lavoro di accompagnamento che stiamo conducendo verso la Bei, per una ulteriore linea di credito, e gli impegni, tutti confermati, per l'accesso ai finanziamenti europei del Fesr sugli interventi di innovazione ambientale nelle acciaierie. Certo, mentre lo facciamo, chiediamo anche all'imprenditore di fugare i dubbi presenti sul territorio sia garantendo la continuità lavorativa che facendo partire gli ordini definitivi per il nuovo forno elettrico ed il nuovo laminatoio".

La garanzia per Aferpi non sarà gratuita ma a pagamento. E al massimo potrà impegnare 20 milioni di risorse regionali. Inoltre la Regione ha indicato la necessità che si facciano avanti anche i garanti privati, in modo da coprire con garanzie proprie almeno il 30 per cento del complessivo fabbisogno dell'azienda: su linee di finanziamento diverse da quelle assistite dalla garanzia regionale.

Per partire con questo iter, l'azienda dovrà presentare il piano industriale triennale aggiornato, lo stesso sollecitato dal Ministero allo Sviluppo Economico (leggi l'articolo correlato). Aferpi dovrà godere di una valutazione di merito creditizio positiva, per escludere che si tratti di impresa in difficoltà finanziaria. La concessione della garanzia è inoltre subordinata agli esiti della due diligence, ovvero un'attenta valutazione della società rispetto al complesso degli interventi che sono oggetto di cofinanziamento regionale, primi fra tutti quelli che si riferiscono agli accordi di programma del 2015.


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