Compensazioni, fumata nera per la proposta Pd

L'emendamento targato Pd che mirava a definire risorse e tempi per le compensazioni contenute nel memorandum non è stato accolto

ROMA — Il Governo Meloni ha bocciato l'emendamento che prevedeva norme e e risorse specifiche per la serie di compensazioni previste contestualmente alla realizzazione del rigassificatore nel porto di Piombino.

Lo ha fatto sapere Simona Bonafè, vicepresidente del gruppo Pd della Camera e prima firmataria della proposta emendataria alla Manovra 2023 all'interno della Commissione Bilancio di Montecitorio.

Gli interventi ricordiamo erano quelli legati al rilancio dell'area di Piombino e della Val di Cornia, riguardavano la messa in sicurezza del porto, la bonifica delle aree industriali presenti, lo sviluppo di impianti di fonti rinnovabili, l'ammodernamento delle infrastrutture viarie, la valorizzazione delle aree archeologiche della zona, la realizzazione di un gasdotto per metanizzare l'isola d'Elba, l'istituzione di una Zona logistica semplificata per promuovere investimenti in area portuale e lo sconto in bolletta per famiglie e imprese.

"Il rigassificatore sarà fondamentale per la sicurezza energetica della Toscana e del Paese, ma andavano previste subito opere compensative per un territorio già in grave crisi dal punto di vista economico ed occupazionale. - ha commentato Bonafè in una nota - La chiusura da parte del Governo su questi temi è francamente inaccettabile, il Partito Democratico continuerà comunque a sostenere la necessità di garantire risorse adeguate e realizzare bonifiche es opere per rilanciare l'area di Piombino".

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, commentando la notizia, ha sottolineato che l’intesa per le compensazione è tra Regione e Governo, senza passare dal Parlamento (leggi qui l’articolo collegato).

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