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Attualità lunedì 21 gennaio 2019 ore 11:06

Nuovo appello per la guerra al gioco d'azzardo

Stando ai numeri dell'Agenzia dei Monopoli e delle Dogane a San Vincenzo le somme spese in gioco d'azzardo sono aumentate del 265 per cento



SAN VINCENZO — A San Vincenzo le somme spese per il gioco d'azzardo nel 2017 sono aumentate del 265 per cento rispetto al 2016. Questi i numeri resi pubblici a fine 2018 dall'Agenzia dei Monopoli e delle Dogane, rielaborati dal gruppo editoriale Gedi e riferiti dal presidio Libero di San Vincenzo.

La fotografia scattata segnala un aumento della spesa pro capite in slot, gratta e vinci, scommesse, passando da 345 euro pro capite nel 2016 a 940 nel 2017 per un totale che passa dai 2,45 milioni per il 2016 ai 6,42 milioni di euro del 2017.

"Come associazioni impegnate da tempo su questa problematica non possiamo che confermare la nostra preoccupazione per un fenomeno che, nonostante una riduzione del numero di slot machine, continua ad attrarre sempre più giocatori e giocatrici. Davanti a questa situazione non possiamo che rinnovare la richiesta alle Amministrazioni comunali di approvare quanto prima il Regolamento Comunale che disciplini queste attività", hanno commentato in una nota Libera Presidio “Rossella Casini” San Vincenzo/Castagneto C.cci, Spi/Cgil San Vincenzo, Auser Donoratico, Centro di Solidarietà “Monica C.” Donoratico, Caritas Donoratico, IAIA, Sezione Soci Coop Donoratico-Cecina, Legambiente Costa Etrusca, Arci Circolo di Donoratico.

Nel settembre scorso a San Vincenzo, Libera, Spi Cgil e Comune organizzarono insieme un convegno, nel quale l'Amministrazione annunciò di aver definito, in collaborazione con Libera e Spi Cgil, un Regolamento per l'applicazione nel territorio comunale delle nome regionali, tra le quali la definizione dei luoghi sensibili da cui tenere a 500 metri attività legate all'azzardo. L'auspicio è che questo regolamento possa essere approvato in Consiglio comunale prima della prossima scadenza elettorale, ma soprattutto promuoverne i contenuti con cittadini, operatori commerciali e associazionismo.

Stesso appello è stato lanciato al Comune di Castagneto Carducci.


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