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Legambiente incontra Ticciati, i punti

La delegazione ha incontrato la sindaca e proposto una serie di azioni, tutte a favore del territorio, su cui puntare

Foto di archivio

Una delegazione di Legambiente Val di Cornia e Legambiente Costa Etrusca ha incontrato la sindaca di Campiglia Marittima Alberta Ticciati che nei giorni scorsi aveva partecipato attivamente al dibattito organizzato a Riotorto sui Piani Urbanistici promosso proprio dall'associazione (leggi qui l'articolo collegato).

"Unica tra gli amministratori invitati, ringraziamo quindi la sindaca per l’apertura al confronto e per la disponibilità, sperando che pari sensibilità dimostrino anche gli altri amministratori pubblici della Val di Cornia.", ha commentato Legambiente in una nota nella quale è stato fatto il punto sui contenuti dell'incontro.

"Abbiamo chiesto alla sindaca di facilitare, in futuro, i contatti tra l’Amministrazione e le associazioni ambientaliste istituendo presso il Comune un punto di riferimento per queste tematiche in modo tale che i contatti siano una normale prassi di confronto ed anche di reciproca informazione. - hanno spiegato - Abbiamo in questo colloquio segnalato alcuni punti che consideriamo importanti per la risorsa idrica e l’ambiente in Val di Cornia".

Tra gli argomenti affrontati la richiesta di "un impegno del Comune per l’attuazione degli interventi previsti dal progetto Rewat, partecipato dallo stesso Comune, a tutela delle acque ed in particolare l’intervento di captazione ed uso potabile delle acque di subalveo in località Forni che darebbe ai nostri cittadini acque di migliore qualità e contribuirebbe non poco al ripristino di un livello della falda idrica tale di garantire acque dolci all’agricoltura nelle aree invase dalle infiltrazioni marine. Altre nostre proposte previste dal progetto Rewat, l’utilizzo del reticolo idraulico di pianura come contenitore e distributore di acqua irrigua e altri progetti, come il recupero delle piccole sorgenti, ora abbandonate".

"Nell’apprezzare l’installazione di pannelli fotovoltaici su alcuni edifici pubblici abbiamo sollecitato l’Amministrazione a promuovere una riconversione ambientale della sua partecipata Asa spa che ha disponibilità immobiliari tali da auto-produrre da fonti rinnovabili quote sempre maggiori di energia elettrica fino a puntare a divenire la prima azienda carbon-free, in sintonia con gli sforzi e gli obbiettivi della UE e del Governo Italiano e ricavandone profitti aziendali.