Lavoro

Aferpi, bocciata la "strategia al rimando"

E' il Camping Cig a protestare davanti ai cancelli della fabbrica piombinese segnalando una serie di preoccupazioni per i lavoratori

Volantinaggio del Coordinamento Art. 1 - Camping Cig fuori lo stabilimento Aferpi a Piombino. "I comportamenti concreti di Jindal non sono quelli di una azienda che vuole costruire un nuovo moderno stabilimento siderurgico", si legge nel volantino consegnato tra i lavoratori e proprio per questo Camping Cig invita alla mobilitazione.

"Bene l’incontro al Mise del 19 febbraio, ma restare passivamente in attesa di quella data, come vorrebbero i Sindacati, significa ancora una volta finire complici della strategia al rimando dell’azienda e delle Amministrazioni che hanno messo il cappio al collo degli operai Aferpi. Per non giocare al rinvio - hanno aggiunto - è necessario convocare subito le assemblee dei lavoratori e andare al Mise con la fabbrica in mobilitazione".

A preoccupare il Camping Cig, in aggiunta alla nuova cassa integrazione che ha ridotto il salario di circa 200 euro, una serie di eventi che si sono susseguiti dopo l'arrivo di Jindal come l'accordo sulle rotazioni che coinvolge pochi lavoratori, il taglio al monte ore di lavoro, la pressione sui ritmi e la possibilità di esternalizzazione del servizio di vigilanza.

"Devono esse i lavoratori a decidere come reagire, senza escludere forme radicali e con una piattaforma chiara. - hanno detto dal Camping Cig - Noi proponiamo principalmente: investimenti subito ai treni di laminazione, anticipare la realizzazione del primo forno elettrico, accelerazione e trasparenza su smantellamenti, riutilizzo aree, messe in sicurezza e bonifiche e soprattutto in assenza di risposte concrete e tempestive lo stato riprenda le redini dello stabilimento".