Lavoro

Aferpi, sul taglio delle ore di lavoro è caos

Il Camping Cig chiede una reazione alle organizzazioni sindacali nella convinzione che non si possa attendere l'incontro al Mise del 19 febbraio

In attesa del 19 febbraio, quando i sindacati potranno incontrare i rappresentanti del Ministero dello Sviluppo economico per monitorare gli sviluppi del piano Aferpi, il Coordinamento Art.1 - Camping Cig continua a denunciare una situazione "sempre più in bilico". 

"Siamo venuti a conoscenza da fonti attendibili che l'azienda ha comunicato alle OO.SS. la riduzione del monte ore lavorative del 30 per cento per il personale in forza (seppur con percentuali diverse da reparto a reparto) e della probabile esternalizzazione del servizio di vigilanza. - hanno riferito in una nota - La riduzione del 30 per cento riguarderebbe anche i reparti di manutenzione degli impianti con ovvie e pericolose ricadute sulla sicurezza del lavoratori. A fronte di tutto questo al momento le OO.SS. non mostrano l'intenzione di convocare le Rsu e le assemblee dei lavoratori, rimandando tutto a dopo l'incontro al Ministero. Il Camping Cig invece domanda loro di esprimersi dichiarando subito se le notizie risultano anche ai sindacati".

Il Camping Cig non condivide questo "attendismo".

"Pur non sottovalutando affatto neppure il disinteresse che anche l'attuale governo sta dimostrando sul caso Aferpi, riteniamo indispensabile ed urgente che i sindacati convochino al più presto Rsu e assemblee per informare della gravissima situazione e intraprendere finalmente iniziative di lotta e mobilitazioni contro l'azienda. - e hanno concluso - Come piccola a nota a margine vogliamo ricordare che la famiglia Jindal in Italia, seppur con un altro ramo familiare, non sta dando buona prova di imprenditorialità vedi il caso Treofan a Battipaglia e la Tubi in ghisa Saw a Trieste".