Politica

Decreto Salvini, un ordine del giorno per lo stop

Le richieste della Rete Solidale Antirazzista arrivano in Consiglio comunale grazie all'ordine del giorno presentato dal consigliere Callaioli (Prc)

Fabrizio Callaioli

La proposta della Rete Solidale Antirazzista è stata accolta dal consigliere capogruppo di Rifondazione Comunista Fabrizio Callaioli che ha presentato un ordine del giorno per un cambio di rotta rispetto a quanto approvato dal Governo in materia di protezione internazionale, immigrazione e sicurezza pubblica.

"Il decreto in oggetto riserva esclusivamente ai titolari di protezione internazionale e ai minori non accompagnati i progetti di integrazione ed inclusione sociale previsti dal sistema Sprar. - si legge nell'ordine del giorno condiviso su Facebook dal consigliere Fabrizio Callaioli - I richiedenti asilo troveranno invece accoglienza solo nei centri ad essi dedicati. Questo Decreto Legge, difatti favorisce i centri di accoglienza straordinaria, centri di grande concentramento e di difficile gestione, con poche possibilità di percorsi di integrazione ed inclusione sociale e che andavano chiusi da anni come i Cas (Centri di accoglienza straordinaria) ed i Cara (Centri di accoglienza per richiedenti asilo). Pertanto, si punta a smantellare proprio quella parte del sistema di accoglienza finalizzata a dare risposte ordinarie e strutturate, e non emergenziali, il sistema Sprar (Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati), centri di accoglienza gestiti dai Comuni, con percorsi di integrazione ed interazione reale ed efficace declinato in piccole accoglienze, rifugio diffuso in alloggi e anche in famiglia".

Con l'ordine del giorno si vuole impegnare il sindaco a chiedere al Ministro dell'Interno e al Governo di sospendere, in via transitoria fino a conclusione dell'iter parlamentare, gli effetti dell'applicazione del Decreto Legge n. 113/2018 e ad aprire un confronto con le città italiane, al fine di valutare le ricadute concrete di tale Decreto Legge sull'impatto in termini economici, sociali e sulla sicurezza dei territori".

Alla richiesta della Rete Solidale Antirazzista, nei mesi scorsi è stato lanciato un appello dal comitato Arci locale per spegnere il clima di odio xenofobia e razzismo. Ultimo l'intervento della Cgil Toscana che ha chiesto ai sindaco di convocare tavoli territoriali, aperti alle associazioni interessate per mantenere in vita percorsi di accoglienza rivolti ai richiedenti asilo e costruire efficaci modelli di integrazione.