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Discarica, anche Camping Cig chiede il referendum

Dal Camping Cig l'appoggio al referendum per decidere del futuro della discarica Rimateria, sollecitati bonifiche e smantellamenti

Il Coordinamento Art. 1 - Camping Cig è intervenuto in merito alla questione legata alla discarica e alle bonifiche, ma anche agli smantellamenti dei vecchi impianti. Dal coordinamento è arrivato l'appoggio al referendum, "quale strumento importante, benché non esclusivo, di democrazia partecipativa a disposizione dei cittadini e delle istituzioni".

"Una discussione vasta e approfondita potrà arginare gli indubbi rischi presenti di strumentalizzazioni elettoralistiche, a pochi mesi dalle elezioni comunali del 2019. - hanno aggiunto - Per quanto riguarda il merito della questione, si rileva come la nascita di Rimateria, quale strumento al servizio delle bonifiche del Sito di interesse nazionale (Sin) di Piombino, risulti fortemente messa in discussione anche dal fatto che tali bonifiche non sono mai decollate. Intanto, però, la discarica di Rimateria incamera quantitativi notevoli di rifiuti industriali non certo provenienti dal Sin locale. La progressiva privatizzazione di quote societarie di Rimateria accelera ovviamente questa tendenza, in ossequio alle leggi del profitto; la presenza di privati eserciterà in ogni caso un preponderante peso negativo nelle scelte aziendali. Quindi, no alla costruzione di una nuova discarica da 2,5 milioni di metri cubi dimensionata a recepire una gran quantità di rifiuti da tutta Italia, come frutto proprio della logica privatistica del mercato dei rifiuti, in una zona che fra l'altro non è adatta. I rifiuti industriali futuri, prodotti da Jsw, poi, dovranno essere gestiti da Rimateria, la quale deve essere un’azienda pubblica", hanno puntualizzato in una nota.

Una scossa la danno anche al Ministero dell'Ambiente e alle istituzioni pubbliche locali e regionali coinvolte ad avviare i lavori "utilizzando da subito i 50 milioni stanziati nel 2015 come richiesto da Legambiente".