"I 350mila euro persi e la delibera bugiarda", grida allo scandalo il consigliere comunale Francesco Ferrari che alla notizia della bocciatura da parte della Regione Toscane della fideiussione di Rimateria a Finworld.
Un finale prevedibile, secondo il consigliere di centrodestra, che già a aveva firmato un'interrogazione proprio per sapere che fine avevano i 350mila euro prestati dal Comune di Piombino a Rimateria per pagare la fideiussione chiesta dalla Regione.
"La risposta la apprendiamo dai media anziché dalla giunta: - ha continuato Ferrari - quella fideiussione non è stata ritenuta valida dalla Regione, in quanto alla società Finworld è stato vietato di operare come intermediario finanziario. Dunque 350mila euro di soldi pubblici sono andati persi. Un fulmine a ciel sereno? Assolutamente no. Era prevedibile e noi lo avevamo detto già prima del prestito considerate le plurime vicende giudiziarie a cui la Finworld era sottoposta. È palese come non vi sia stata sufficiente attenzione; un buon padre di famiglia a quella Finworld non avrebbe dato neppure dieci euro".
Per il consigliere Ferrari ci troviamo di fronte a un danno erariale.
"Rimateria non recupererà mai neppure un centesimo di quei soldi dati a Finworld ma dovrà pagare una seconda fideiussione e, al contempo, restituire il prestito ricevuto al Comune; quest’ultimo, tuttavia, - ha spiegato Ferrari - in qualità di proprietario di quote di Rimateria, è comunque danneggiato da una superficiale gestione della cosa pubblica. Ecco spiegato il danno subito dal Comune: è ora che a pagare, invece dei cittadini, sia chi ha sbagliato.
Da ultimo una chicca: - ha concluso - la delibera discussa nel Consiglio comunale del 16 Luglio, parlava di un prestito di 350mila euro in favore di Rimateria per pagare la fideiussione; ed invece, scopriamo adesso che quella fideiussione era già stata pagata sei giorni prima. Tra tutti gli errori della presente amministrazione, quello di una delibera bugiarda ci mancava".