Lavoro

Jsw, "adesso i lavoratori vogliono la verità"

In vista del Consiglio straordinario sui temi dell'industria, l'Unione sindacale di base teme il ripetersi del copione del 2018 al Metropolitan

Unione sindacale di base

"Ci auguriamo che non sia una nuova passerella politica con annesse storielle di impegno mai realizzate e rimaste solo sulla carta da parte di Jindal e della politica nazionale e regionale. Lo stesso copione del lontano 2018 sempre al Metropolitan (quando Sajjan Jindal incontrò per la prima volta tutti i lavoratori,ndr)". Parole dell'Unione sindacale di base in vista del Consiglio comunale monotematico che si svolgerà martedì 14 Settembre per discutere delle questioni industriali locali (leggi qui l'articolo collegato).

"Ci aspettiamo impegni certi, anche e soprattutto vista la presenza della vice ministro. - hanno proseguito - Quel giorno parteciperà uno dei responsabili nazionali del settore industria di Usb. Invitiamo i lavoratori ad essere già presenti davanti al Metropolitan dalle ore 12,30 e chi in possesso del Green Pass ad entrare per ascoltare le dichiarazioni di tutti i partecipanti e dei nostri responsabili. Il protagonismo dei lavoratori dovrà essere un segnale importante sia alle istituzioni nazionali, regionali e comunali e all'azienda che non ha ancora investito un euro sulle acciaierie piombinesi". 

A proposito della convocazione del Consiglio di fabbrica dopo l'incontro al Metropolitan "sarebbe bene che anche i lavoratori e tutte le sigle sindacali possano partecipare così da mettere a conoscenza tutti delle decisioni sul futuro della fabbrica, che ricordiamo non riguardano solo i pochi invitati", hanno proposto.

"I lavoratori e le loro famiglie vogliono la verità su quale sarà il futuro lavorativo dentro le acciaierie di Piombino che, ricordiamo, in questi anni sono state dimenticate da tutti. Il tempo delle chiacchiere è finito. - e hanno concluso - Ci voglio investimenti corposi per far ripartire e ammodernare, in senso ambientale, un’acciaieria che è diventata un ferro vecchio non più competitivo ma pericoloso per i lavoratori e per la cittadinanza di Piombino".