Lavoro

Jsw, "non firmeremo un accordo a scatola chiusa"

Lo ha detto a chiare lettere il sindaco di Piombino commentando l'incontro al Ministero dello Sviluppo economico per il futuro delle acciaierie

Il sindaco Ferrari e l'assessora Nigro

"È profondamente frustante partecipare all’ennesimo incontro organizzato dal Mise su Jsw. È dolorosamente frustante constatare la più totale immobilità dell’azienda e l’impotenza dello Stato, ascoltare i buoni propositi di Jsw che sono tanto fumosi quanto identici a se stessi da quattro anni a questa parte. Ma una cosa limpida, in tutta questa faccenda, è che il Comune di Piombino non firmerà un accordo a scatola chiusa".

Parole del sindaco di Piombino Francesco Ferrari e dell'assessora al Lavoro e alle Attività produttive Sabrina Nigro a seguito dell'incontro avvenuto per il futuro dello stabilimento siderurgico piombinese (leggi qui l'articolo collegato).

"Questa Amministrazione continua e chiedere convintamente e fortemente di essere protagonista nella stesura dei nuovi strumenti contrattuali con l’azienda. Solo così potranno essere evitati tutti quegli errori commessi in passato: non possiamo permetterci più accordi di programma paurosamente sguarniti di vincoli contro le inadempienze da parte di Jsw e di garanzie certe riguardo all’occupazione, alle bonifiche, agli smantellamenti, agli investimenti. - hanno spiegato - Ancora una volta, siamo chiamati a denunciare l’intollerabile abbandono in cui la nostra città è stata lasciata: lo scorso 29 Aprile, nel corso della riunione al Mise che ha preceduto quella odierna, l’impegno era stato quello di convocare il tavolo dei sottoscrittori dell’accordo di programma entro una settimana. Non è successo. E francamente siamo stanchi di continuare a perdere tempo".

"Serve, con urgenza, un’azione che dia alle istituzioni la forza necessaria a far uscire Piombino dall’impasse. La commessa di Rfi, che Jsw invoca come panacea di tutti i mali dopo il definitivo tramonto dell’ingresso di Invitalia nel capitale dell’Azienda, può essere la leva su cui fare forza e deve arrivare solo dopo la sottoscrizione di un accordo chiaro e vincolante. Il Comune di Piombino - hanno concluso - ha il compito di scrivere quell’accordo per tutelare gli interessi reali della nostra comunità".