Lavoro

Jsw, per il Camping la linea dei sindacati non va

"Bene l'assemblea unica, ma dopo quasi 4 anni si chiede a Jsw di presentare il piano industriale. Arvedi a Terni ha presentato il suo in 2 settimane"

"L'assemblea unica dell'8 Aprile ha dato un bel segnale ai lavoratori Jsw attraverso l'unità di tutte le sigle sindacali e tutti i lavoratori insieme. Invece, anche stavolta, il ruolo della Rsu è apparso secondario: hanno parlato quasi solamente i segretari provinciali, nessuno della Rsu. Eppure, sono i delegati i diretti rappresentanti eletti dai lavoratori". 

Così il coordinamento Camping Cig ha commentato l'assemblea avvenuta nei giorni scorsi convocata da tutte le sigle sindacali Fim, Fiom, Uilm, Uglm e Usb lamentando contenuti, modi ed esito dell'incontro per il futuro dello stabilimento siderurgico di Piombino.

"Nell'assemblea il sindacato ha insistito su 5 punti unificanti, dove paradossalmente dopo quasi 4 anni si torna a chiedere a Jsw di presentare il piano industriale mentre Arvedi ha acquistato Terni e in 2 settimane ha presentato il suo piano industriale; non si parla del ruolo dello Stato, Invitalia tace, mentre si sostiene incredibilmente che, con soli 100 milioni di euro, sarebbe possibile fare il revamping dei tre treni. - hanno proseguito dal coordinamento - Invece, secondo il Camping Cig, Jsw vada via, acciaierie allo Stato in posizione decisionale, eventualmente affiancato da un altro imprenditore affidabile, dentro un piano nazionale siderurgia, tuttora evanescente. Nell'assemblea - hanno aggiunto - non si risponde alle proposte di iniziativa dei lavoratori né si fa decidere niente di preciso ai lavoratori stessi. Il sindacato ipotizza solo una vaga iniziativa dai tempi e dalle modalità tutte da precisare. Il giorno dopo sulla stampa si scopre che il sindacato pensa ad una tavola rotonda con i politici e forse ad un corteo. Non si fa così. Se vogliamo che i lavoratori partecipino, devono essere i lavoratori stessi, coordinati dalle Rsu insieme a tutte le organizzazioni sindacali presenti in fabbrica, a decidere in assemblea che cosa fare, come e quando, anche con il voto: per esempio, sulle proposte avanzate dal Camping Cig di dare vita al blocco delle portinerie con assemblea permanente, per dare continuità alla mobilitazione".

Per il Camping Cig l'idea della tavola rotonda sembra essere l'ennesima passerella dei politici, quando invece il Governo deve assumere impegni vincolanti.