Lavoro

"Parole di Conte importanti, ma il tempo è finito"

Uglm preoccupata e chiede alle opposizioni comunali M5s e Pd di attivarsi per le necessarie pressioni con il Governo a guida Pd/M5s

Bandiera Uglm

"Su Jindal, si è garantito un percorso negoziale costruttivo che garantisce i lavoratori e che disegna un nuovo modello di siderurgia ecosostenibile". Queste sono le parole del premier Conte rispetto alla vertenza di Piombino in Parlamento.

"Parole importanti ma a nostro avviso troppo vaghe e che non delineano degli steps precisi di intervento. - ha commentato Uglm - Che fine ha fatto il Piano siderurgico nazionale annunciato dal ministro Patuanelli? L'acciaio è considerato o no un settore strategico per la Nazione? Esiste un piano di intervento dettagliato da parte del Governo?".

Tutte domande a cui Uglm chiede una risposta, il rischio è quello di continuare a perdere tempo prezioso per il rilancio dello stabilimento di Piombino. "I vertici aziendali nell'ultimo incontro con il Governo e le parti sociali, in video- conferenza, il 12 Giugno scorso, avevano annunciato il piano industriale entro la fine del mese di Giugno. Siamo al 3 Luglio e di questo Piano non c'è nemmeno l'ombra! Uglm ritiene questo fatto gravissimo e altamente offensivo verso i lavoratori che sono in cassa integrazione da molti anni e non vedono davanti a loro una prospettiva di rientro e verso una città ed un territorio intero, che sono in attesa del Piano Industriale di Jindal per poter programmare il futuro".

"Nei giorni scorsi abbiamo fatto un presidio davanti al Comune di Piombino per attirare l'attenzione su questa vertenza. Oggi - hanno aggiunto - ci rivolgiamo alle forze di opposizione piombinesi, M5s e Pd, che hanno i loro referenti nazionali alla guida del Governo centrale. Le parole di Conte sono importanti ma a Piombino è finito il tempo delle parole, ci vogliono i fatti concreti. Invitiamo il M5s Piombino ed il locale Partito Democratico a fare le dovute e necessarie pressioni con il Governo a guida Pd/M5s, affinché questa vertenza venga finalmente sbloccata e chiediamo che il magnate indiano venga invitato dal ministro Patuanelli urgentemente a Roma insieme ai sindacati ed alle istituzioni cittadine e regionali, con il Piano Industriale finito, preciso, dettagliato e finanziato. La sensazione è che a Piombino si voglia 'tirare a campare', aspettando il nuovo Ad o cercando di raccogliere, o di non perdere, consensi in vista delle elezioni regionali di Settembre/Ottobre. Il tutto continuando, come si fa da anni, a giocare sulla pelle di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie".