Politica

Interrogazione parlamentare sul caso Termine

Parrini (Pd): "Atto gravemente discriminatorio, ha le sembianze della ritorsione e della plateale scorrettezza. Non è sufficiente attendere sentenza"

Dario Parrini

Porterà la firma del deputato Pd Dario Parrini l'interrogazione al Ministro dell'interno sul "licenziamento ingiusto di Giacomo Termine" come lo ha definito lo stesso Parrini.

"Un sindaco che per malcelate ragioni politiche ne licenzia un altro, appartenente ad un partito diverso dal suo, compie un atto gravemente discriminatorio, che ha le sembianze della ritorsione e della plateale scorrettezza. - ha commentato - Un atto contrario ai più elementari principi democratici. La decisione con cui è stato rimosso dal suo posto di lavoro, nel comune di Piombino, il sindaco di Monterotondo Marittimo Giacomo Termine, che è anche segretario provinciale del Partito Democratico di Grosseto, appare a chiunque abbia un minimo di buonafede così palesemente in contrasto con l'articolo 79 del Testo Unico degli Enti Locali e con l'articolo 51 della Costituzione che di certo interverrà un giudice ad annullarla". 

"Non è sufficiente attendere una sentenza. - ha aggiunto - Al cospetto di una decisione così inquietante, lesiva di un basilare diritto civile, deve parlare la politica. Per dire che questi colpi di mano non sono accettabili. E che non c'è niente di giustificabile in una scelta così faziosa e arrogante". 

Con queste parole il deputato Pd ha annunciato l'interrogazione parlamentare al Ministro dell'Interno Lamorgese "affinché su questa vicenda i più alti organi dello Stato facciano celermente la massima chiarezza".

Intanto il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna e Fratelli d'Italia fanno scudo attorno alla decisione del sindaco di Piombino (leggi qui sotto gli articoli correlati).