Attualità

Da piazza Bovio e da mare il no al rigassificatore

I sindaci: "No a scelta calata dall'alto. Pronti al confronto perché questo territorio possa ospitare progetto di produzione energetica rinnovabile"

Duemila persone, un centinaio di imbarcazioni in mare, serrande dei negozi abbassate, poche bandiere a sottolineare l'unione di intenti da tutti i fronti politici, tanti striscioni e cartelli a sottolineare un forte e chiaro al rigassificatore nel porto di Piombino. La manifestazione organizzata dal gruppo di cittadini Gazebo 8 Maggio e sostenuta da comitati, liberi cittadini e forze politiche ha avuto il merito di riunire tutta la Val di Cornia fino a Follonica. Presenti infatti i sindaci di Piombino Francesco Ferrari, di Campiglia Marittima Alberta Ticciati, di Suvereto Jessica Pasquini, di San Vincenzo Paolo Riccucci e di Follonica Andrea Benini che, alternandosi al microfono, hanno esternato a gran voce la preoccupazione sulle conseguenze dal punto di vista di sicurezza, di sviluppo e ambientale della messa in funzione del rigassificatore nel porto di Piombino (leggi qui l'articolo collegato).

"Ringraziamo gli organizzatori ma soprattutto i tantissimi cittadini che hanno riempito piazza Bovio e le cento imbarcazioni che hanno affollato il canale di Piombino per lanciare un segnale chiaro a Governo e Regione: questa comunità respinge senza esitazioni l’ipotesi del rigassificatore a Piombino. - hanno ribadito in una nota congiunta - Condividiamo la contrarietà al progetto calato dall’alto in un territorio che faticosamente lotta per il rilancio e la riconversione economica e che ora rischia di veder vanificato ogni sforzo. Al contrario siamo pronti al confronto perché questo territorio possa ospitare un progetto di produzione energetica rinnovabile in grado contestualmente di favorire il processo di bonifica di cui abbiamo sempre più bisogno" (leggi qui l'articolo collegato)

"L’ipotesi del rigassificatore a Piombino prescinde dalla corretta verifica dei requisiti tecnici del sito ad ospitare la nave rigassificatrice, si è prima individuato il sito per poi controllare che sia adeguato, un iter scorretto che mina la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni. Appoggeremo ogni altra manifestazione pubblica, ben sapendo che nell’unità del tessuto sociale e delle istituzioni sta la forza necessaria ad affrontare una battaglia così difficile. - hanno proseguito - Ci impegniamo altresì a convocare i Consigli comunali di ciascun comune in forma congiunta per dimostrare che se in questo Paese ancora vale la volontà dei territori e delle comunità locali, che rappresentano linfa e cuore della società e dell’economia italiana, questa è chiarissima e nettamente contraria". 

"Il rigassificatore a Piombino non è compatibile con una comunità che sta costruendo un nuovo futuro, non è compatibile con le attività economiche, non è compatibile con un contesto ambientale di grande pregio la cui preservazione è, oggi più che mai, obiettivo fondamentale per tutte le Istituzioni", hanno ribadito e concluso i sindaci.

Alle loro parole si sono aggiunte quelle del sindaco di Portoferraio Angelo Zini che ha chiesto rassicurazioni in fatto di sicurezza, ambiente e continuità territoriale anche per la vicina Elba (leggi qui l'articolo collegato).