RIGASSIFICATORE

"Gioia di Giani fuori luogo, sordo a una comunità"

Il consigliere regionale Torselli (Lega): "Palese che Governo e Regione si sono accordati al fine di escludere il Comune di Piombino dalla trattativa"

Francesco Torselli

“La gioia del governatore Giani per le parole di Mario Draghi sul rigassificatore di Piombino è del tutto fuori luogo. Vorremmo ricordate al governatore che rappresenta anche i cittadini che non amano il banchiere e che dovrebbe dire ‘Toscana forever’ e non ‘Draghi forever’".

Così il capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano Francesco Torselli assieme ai consiglieri regionali FdI Diego Petrucci, Alessandro Capecchi, Vittorio Fantozzi e Gabriele Veneri hanno commentato le dichiarazioni successive alle parole del presidente del Consiglio dei ministri Draghi a proposito del rigassificatore a Piombino (leggi qui l'articolo collegato).

"Siamo di fronte ad una grave scorrettezza istituzionale. - hanno proseguito - E’ palese che Governo e Regione si sono accordati al fine di escludere il Comune di Piombino dalla trattativa, venendo così meno al principio di leale collaborazione tra le istituzioni. Ancor più da biasimare sono un Presidente del Consiglio e un Presidente di Regione che procedono dritti rimanendo sordi alle richieste di una comunità che, in nome dell’interesse nazionale, ha già dato molto" (leggi qui l'articolo collegato)

"Fratelli d’Italia parla del problema dell’autonomia energetica da anni. - hanno aggiunti - Come il sindaco Ferrari, vorremmo sapere perché il Ministro Cingolani ha identificato proprio il porto di Piombino che è il secondo porto italiano per numero di turisti. Non si rende conto che installando una nave metaniera per tre anni azzopperebbe l’attività turistica e ittica della zona. Prima di installare infrastrutture laddove non servono perché il Governo non ha vagliato altri porti idonei? Ed ancora, perché Cingolani e Draghi non sono interessati a soluzioni alternative come l’estrazione di gas dai numerosi giacimenti presenti nel mar Adriatico?".

"Da ultimo, c’è da dire che assumendo il ruolo di commissario, Giani sta mettendo in difficoltà gli uffici regionali perché agisce nella prospettiva di fare l’opera da commissario e non come presidente della Regione che opera nell’interesse dei cittadini della Val di Cornia e di Piombino. E’ chiaro - hanno concluso -  da che parte non sta il governatore: non sta dalla parte dei toscani” (leggi qui l'articolo collegato).