Lavoro

Ugl a difesa dei lavoratori Rimateria

"Usati a scopi politici. Invece di fare scaramucce politiche, bisognerebbe fare fronte comune per difendere tutti i posti di lavoro, nessuno escluso"

Bandiere Ugl

Sulla vicenda del fallimento della società Rimateria è intervenuta anche la segreteria provinciale Ugl esprimendo da un lato la preoccupazione e la solidarietà verso i 41 dipendenti, ma all contempo il disappunto verso quelle forze politiche e sindacali che hanno attaccato sindaco e amministrazione.

"Stanno utilizzando il dramma dei lavoratori di Rimateria a scopi puramente politici, per attaccare l’Amministrazione e il sindaco che a loro avviso sarebbe l'unico e solo responsabile di questa situazione. - hanno commentato in una nota - E’ evidente a tutti coloro che hanno seguito la vicenda Rimateria negli anni, che il fallimento di quella società era solo questione di tempo. I privati a cui, ricordiamolo, la società è stata venduta, negando un referendum chiesto a gran voce dalla città, non hanno mai ottemperato alla messa a norma degli impianti, nonostante varie prescrizioni emanate dalla Regione Toscana. E’ di pochi giorni fa un comunicato dell’assessore all’Ambiente della Regione, Monia Monni che dice testualmente 'i soci privati avevano tutti gli strumenti per dare una prospettiva sostenibile all’impianto ed ai lavoratori'. Di fronte a queste dichiarazioni come si può addossare ogni responsabilità al sindaco e alla giunta di Piombino?".

"Non importa essere di destra o di sinistra per ammettere che i soci privati non hanno voluto investire un centesimo per mettere gli impianti a norma così da poter ripartire e far lavorare in sicurezza, ma hanno preferito farla fallire, basterebbe solo essere obiettivi ed onesti intellettualmente. - hanno commentato - Assistere a questo teatrino dove i lavoratori vengono usati come una clava per colpire una parte politica ci amareggia molto. La dignità di quei lavoratori merita altro. Si pensi veramente a loro, alle loro famiglie, si mettano in moto gli strumenti per tutelarli e la si smetta di pensare solo al proprio tornaconto elettorale" (leggi qui l'articolo collegato)

"Piombino ha già perso molti posti di lavoro, pensiamo per esempio all’indotto della fabbrica, che è letteralmente sparito nel silenzio della politica. Ad oggi abbiamo una situazione drammatica in Jsw, la Magona attraversa una fase molto critica, sono a rischio anche le maestranze della Italian Food di Venturina Terme, le situazioni per le quali scendere in piazza purtroppo sono molte. Invece di fare scaramucce politiche, - hanno concluso - bisognerebbe fare fronte comune per difendere tutti i posti di lavoro, nessuno escluso".