Politica

Villamarina, "ora basta sceneggiate"

Amare Piombino: "La maggioranza e il sindaco si sono ben guardati dall’intavolare una discussione su questo importante tema sanità"

L'ospedale di Piombino

"Dove è finito il Consiglio monotematico sulla sanità?", se lo domandano da Amare Piombino che ricordando che "il tema della salute è una cosa seria, non può essere trattato superficialmente, va approfondito bene e non può limitarsi ad un’azione di protesta, serve una proposta sostenibile". 

Amare Piombino in una nota ha ricordato il lavoro svolto nel corso degli anni dal comitato Lasciateci nascere a Piombino che, grazie al coinvolgimento mediatico è riuscito a indirizzare la Regione verso un progetto per l'ospedale di Piombino nell'ottica dell'ospedale unico Valli Etrusche (leggi qui l'articolo collegato).

Investimenti complessivi per 9 milioni di euro per gli ospedali di Cecina e Piombino e 4 per il personale. 

"A questo punto sarebbe bastato chiedere lo stato di avanzamento del progetto e un crono programma dei lavori. - ha suggerito il portavoce del nuovo coordinamento politico Riccardo Gelichi - Evidentemente Lasciateci nascere a Piombino toglieva la scena a qualcuno e poco prima dell’illustrazione della proposta a cui la Regione stava lavorando e si sapeva che ci stava lavorando, nasce il presidio sostenuto dalla forze di maggioranza e dal sindaco di Piombino, ecco presa la scena e mai più mollata, senza uno straccio di proposta ma soprattutto senza una minima discussione nelle sedi istituzionali locali, come ad esempio il Consiglio comunale".

"Eppure Rifondazione Comunista presentò a Settembre 2020 una richiesta di Consiglio comunale monotematico sulla sanità, all’incirca per gli stessi motivi addotti dall’attuale presidio; - è stato ricordato - questo ordine del giorno passò all’unanimità, quindi con i voti di tutte le forze politiche in campo. Da Settembre 2020 ne è passata di acqua sotto i ponti, è nato il presidio, si è protestato tutti i giorni ma la maggioranza e il sindaco si sono ben guardati dall’intavolare una discussione su questo importante tema sanità nella maggiore sede istituzionale che è il Consiglio comunale, nonostante che lo stesso Consiglio all’unanimità lo avesse richiesto. Non fare quello che si dichiara di fare e poi pretenderlo dagli altri, la dice lunga sullo stile e la qualità del lavoro svolta da questa amministrazione. Ora - ha concluso Gelichi - tornate al progetto della Regione e visto che presenziate ai tavoli istituzionali, pretendete che venga attuato, oppure opponetene un altro ma basta sceneggiate".