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Politica giovedì 06 aprile 2017 ore 19:18

Chiusura del Giudice di pace? Problema di tutti

Anche Spirito Libero è per il mantenimento dell'ultimo presidio di giustizia in Val di Cornia e appoggia il sindaco per la ridistribuzione dei costi



PIOMBINO — "Condividiamo le preoccupazioni espresse dall’Associazione forense del nostro territorio sull'ufficio del Giudice di pace ed esprimiamo loro la piena solidarietà della lista Spirito Libero, da sempre in prima linea sul mantenimento dell’ultimo presidio di giustizia della Val di Cornia, specie dopo l’improvvida chiusura della sede distaccata del Tribunale". 

Così, anche Spirito Libero con una nota firmata dal consigliere capogruppo Sergio Filacanapa si accoda alla serie di preoccupazioni sulla possibile chiusura del Giudice di pace di Piombino.

"Bene ha fatto anche il sindaco Giuliani a voler fissare un incontro con gli altri sindaci del territorio, per cercare di evitarne la chiusura e ridistribuire equamente il costo del servizio, perché è proprio quello il nodo cruciale: è giunto il momento di fare delle scelte nette e assumersi ciascuno le proprie responsabilità, ossia gli onori ma anche gli oneri derivanti dai vari servizi che sono essenziali per tutto il comprensorio, non solo per Piombino". 

Il problema alla base della possibile chiusura, infatti, sarebbe proprio il contributo che il Comune si trova a versare per mantenere il servizio rispetto alle quote suddivise dagli altri Comuni della Val di Cornia.

"Dev’essere chiaro, cioè, che è finito il tempo dei galleggiamenti e dello scaricabarile, col nostro piccolo comune a sobbarcarsi, quasi esclusivamente sulle proprie spalle, i costi di un intero territorio in cui vivono quasi centomila persone (per non parlare dei picchi estivi). - ha aggiunto Filacanapa - La questione del Giudice di Pace va difatti a braccetto con quella della Società Parchi, entrambe situazioni cioè in cui gli indubbi vantaggi e benefici ricadono sull’intera Val di Cornia mentre tutti i relativi costi ricadono in modo abnorme sul Comune di Piombino, che da solo si sobbarca più di tutti i contributi degli altri Comuni messi insieme. Con l’assai miope logica del ciascuno che coltiva il proprio orticello, - ha continuato il consigliere - Piombino ha già visto chiudere il suo Liceo, lo sportello di Equitalia, la sede distaccata del Tribunale e ci è mancato davvero poco anche l’Agenzia delle Entrate e alcuni reparti di Villamarina. Spirito Libero si è da sempre alfieredella sovra-comunalità intesa come condivisione di strategie, di efficienza gestionale, di sinergie e riduzione dei costi, di capacità di unirsi e saper fare squadra. Ma questi nobili principi occorre che tutti concorrano a metterli in pratica, non sono né possono ridursi a meri slogan elettorali coi quali ci si riempie la bocca per far bella mostra di sé: - ha concluso - la situazione è sotto gli occhi di tutti ed è risaputo che le chiacchiere non fanno farina":


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