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Politica sabato 09 settembre 2023 ore 10:35

“Mancata una concreta strategia di rilancio”

Francesco Ferrari e Giuliano Parodi in uno scatto del 2019

“Decisi di coniugare il mio civismo con una alleanza di centrodestra mettendo a disposizione la mia esperienza”. Ora Parodi spiega perché ha lasciato



PIOMBINO — L’ex assessore Giuliano Parodi in una lunga nota ha spiegato le ragioni della sua scelta e i motivi delle dimissioni da assessore della giunta Ferrari a pochi mesi dalle nuove elezioni.

“E’ il momento di concludere la mia esperienza amministrativa con l’attuale maggioranza al governo di Piombino. Le ragioni di questa decisione consistono principalmente nella mancata elaborazione di una concreta ed efficace strategia per il rilancio economico della città da parte di questa compagine politica, elemento che, se nei primi tempi imputavo alla scarsa esperienza amministrativa di molti componenti della maggioranza e che mi portava a giustificare azioni spot e scollegate tra loro, col tempo si è rivelato essere l’unica modalità di governo da parte dell’attuale amministrazione; modalità che non condivido e da cui sento il dovere di prendere le distanze. Ho sempre partecipato con spirito costruttivo e determinato al governo della città con l’obiettivo di realizzare il mandato elettorale affidatomi nel 2019 dai cittadini, quando sposai il programma di Ferrari e decisi di coniugare il mio civismo con una alleanza di centrodestra mettendo a disposizione la mia esperienza di sindaco a Suvereto ed oltre 10 anni di amministrazione. Una decisione, quella del 2019, sofferta anche a livello personale ma che per me aveva come obiettivo un progetto, non certo politico-partitico ma puramente amministrativo, che ponesse finalmente fine una situazione stagnante che criticavo da tempo”.

“Il progetto politico del 2019 prevedeva l'equilibrio tra la parte civica, da me rappresentata, e la parte di centrodestra incarnata da Ferrari ed altri, equilibrio confermato dalla mia nomina a vicesindaco; nel corso del tempo altre logiche hanno prevalso fino alla sostituzione del vicesindaco con un rappresentante di partito, inficiando l’idea iniziale. - ha proseguito - In questi anni, il dibattito interno alla giunta ed alla maggioranza si è così ridotto e limitato che ha compromesso la possibilità di portare avanti soluzioni complesse e condivise. Il risultato è, da un lato, una sempre maggiore difficoltà nell’agire in maniera risolutiva sulle questioni urgenti, dall’altro, una sostanziale miopia nell’individuare soluzioni strategiche di lungo termine che non siano solo il ricorso alle autorità giudiziarie ma risiedano in un’azione amministrativa e politica incisiva. Negli ambiti delle deleghe che mi sono state attribuite (attività produttive, turismo, cultura ed affari generali prima, urbanistica e infrastrutture dal 2022) e che mi sono state cambiate nel corso degli anni limitando la possibilità di portare a maturazione e compimento i progetti di volta in volta avviati, ho condotto la mia azione amministrativa con l’obiettivo di stimolare e favorire una urgente e prioritaria ripresa economica e lavorativa della città. Ho trovato nei dipendenti e collaboratori del Comune di Piombino una squadra affiatata di lavoratori con grandi professionalità e forte motivazione, ed è principalmente grazie al personale dell’amministrazione comunale se in questi anni ho realizzato quelle soluzioni ed avviato progetti che hanno generato risposte concrete alle problematiche che ho affrontato”.

“Condivido l’amarezza per questo passo indietro con quanti mi hanno dato fiducia 4 anni or sono ma il mio obiettivo nel 2019, e credo anche il loro, era mettere in moto questa città, affrontare e risolvere i reali problemi dei cittadini e non limitarsi all'enunciazione delle cose scaricando sempre le responsabilità su altri: governare vuol dire fare scelte, non subirle”, ha concluso.


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