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Sport venerdì 14 luglio 2023 ore 13:52

Due saracinesche che si ispirano a Buffon

"Vogliamo fare una grande stagione!", hanno confessato i portieri del Piombino Cappellini e Rossi nell'intervista firmata da Gordiano Lupi



PIOMBINO — Il portiere è un ruolo delicato, insieme al centrale di costruzione (una volta si chiamava libero), al centrocampista di manovra e alla prima punta forma l’ossatura della squadra. Il Piombino 2022/23 aveva trovato in Fiaschi un estremo difensore non molto costante ma spesso decisivo, capace di alternare giornate in cui parava l’imparabile (persino i rigori), ad altre dove qualche incertezza di troppo pesava sul risultato finale. Ha fatto il suo dovere, comunque, e ha contribuito non poco alla salvezza nerazzurra. La difesa 2023/24 sarà guidata da Tommaso Cappellini, un giocatore esperto che fa ritorno a Piombino, dove ha lasciato un buon ricordo e dove anche lo scorso anno si è preparato per la riscossa facendo (in buon ordine e grande diligenza) il secondo a Fiaschi. Non solo, in panchina avremo un giovane promettente come Gianluca Rossi (2005), proveniente dal San Vincenzo, già titolare in Prima Categoria con la squadra amaranto. Sono andato a sentire dalla loro viva voce le impressioni precampionato. Per ordine di anzianità tocca a Cappellini (1997).

Tommaso, parlaci un po’ del tuo passato tra i pali …

Sono cresciuto nel settore giovanile di Livorno, Lucchese e Viareggio, dove ho fatto a tutti gli effetti il terzo portiere della prima squadra; sicuramente il settore giovanile mi ha fatto crescere sotto il punto di vista tecnico e umano. Dopo il fallimento del Viareggio - abbiamo appreso la notizia direttamente dal ritiro della prima squadra - sono andato a Rosignano in Eccellenza (a soli 17 anni) e ho fatto il secondo a un portiere valido come Frongillo, mio grande amico; mi ha fatto bene allenarmi con lui, purtroppo siamo retrocessi per vicissitudini societarie. Quella esperienza mi ha permesso di approdare (giocai due partite contro) proprio al Piombino, nella stagione 2015/2016, in Eccellenza. Ricordo che la società puntò su di me e facemmo un ottimo campionato. La mia carriera è proseguita in serie D, nel Real Forte Querceta, poi a Cecina con la vittoria del campionato di Promozione e subito dopo in Eccellenza; quindi San Miniato Basso, ancora in Eccellenza, Colli Marittimi, San Vincenzo ed eccomi di nuovo a Piombino con una gran voglia di far bene!

Quali sono i tuoi progetti per la stagione che sta per cominciare?

I progetti per questa stagione sono affascinanti. Dopo la prima metà della stagione passata, durante la quale ho avuto problemi sia in campo che fuori, il Piombino mi ha fatto rinascere, lavorando con mister Arzilli, che mi ha rimesso a posto fisicamente e mentalmente. Ringrazio anche mister Brontolone per la fiducia, con lui ci sentiamo spesso, credo di essere risorto in tutti i sensi e mi appresto a giocare da portiere titolare in questa stagione. Voglio ripagare i miei allenatori per la fiducia, sotto ogni punto di vista.

E il Piombino a cosa punta?

Vogliamo fare bene perché la società ha fatto investimenti importanti. Credo e spero che non ci sarà da soffrire come l’ultima stagione. Sono contento di essere rimasto a Piombino, un ambiente dove mi vogliono tutti bene, dal massaggiatore al fisioterapista, senza dimenticare il buon rapporto con i tifosi. Sono convinto di aver fatto la scelta giusta e spero sia così anche per loro.

Quali sono i tuoi riferimenti alti, i giocatori di serie A ai quali ti ispiri, come portiere?

Il portiere è un ruolo particolare. Nella mia famiglia lo sappiamo bene, visto che mio fratello è il portiere del Cecina e siamo cresciuti a pane e guanti. I portieri ai quali mi ispiro sono Buffon, il migliore di sempre, restando in Italia non mi dispiacciono Onana e Mike Maignan.

Ringrazio Tommaso e passo la palla al più giovane Rossi, a Piombino per farsi le ossa e per crescere, dopo una buona seconda parte di campionato a San Vincenzo, dove ha conquistato (da protagonista) una sudata salvezza nello spareggio contro l’Orbetello, vinto per due reti a una.

Cominciamo con il passato calcistico, nel tuo caso rapido, vista l’età.

Sono giovane e per il momento ho avuto la possibilità di giocare solamente in zona. Ho cominciato da bambino nella piccola società del Riotorto, dove ho giocato molti anni, fino agli Allievi B; poi - con la fusione societaria di Riotorto, Suvereto e San Vincenzo -, ho giocato con il Costa Etrusca per due stagioni. Quando la società si è sciolta, ho deciso di rimanere a San Vincenzo: un anno con gli Juniores, quindi sono entrato nel giro della prima squadra, ma soltanto nella stagione appena conclusa ho avuto la possibilità di esordire e giocare più di metà campionato, compreso lo splendido play-out contro l’Orbetello.

Quali sono i tuoi progetti e a cosa punta il Piombino?

I progetti per questa stagione, per quanto riguarda la squadra in generale, sono di disputare un campionato competitivo; per quanto mi riguarda spero di riuscire a dare un buon contributo, nonostante la giovane età, cercando di imparare il più possibile. Credo di poter dire la mia, quando sarò chiamato in causa, anche in un campionato difficile come la Promozione.

Terminiamo con i tuoi miti e con i riferimenti tra i pali …

Per quanto riguarda la mia ispirazione non posso che parlare di Gianluigi Buffon. Ero un bambino e lui mi ha fatto innamorare del ruolo del portiere, sia per come interpreta il modo di stare tra i pali, che per il carisma, senza parlare dei valori che ancora porta in campo. Un altro grande portiere che stimo è Neuer, giocatore che rispecchia al meglio la figura del portiere moderno, lui è uno che ha rivoluzionato il ruolo, che esegue con grande intraprendenza e nessuna paura di giocare con i piedi.

Bene, con due saracinesche che si ispirano a Buffon il Piombino è in buone mani. Adesso tocca ad Arzilli prepararli a dovere e a Del Moro dare una mano in fase di costruzione tecnica del ruolo. Brontolone ha in mano una squadra giovane ma competitiva, con una difesa granitica e non priva di un tocco di esperienza che parte da Cappellini e arriva a Fatticcioni. Forza nerazzurri! 


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