Politica

Congelata la vendita delle quote Rimateria

Si tratta del secondo 30 per cento. Lo hanno chiesto e ottenuto i consiglieri di minoranza durante il Consiglio fiume di venerdì

Fabrizio Callaioli

Il Consiglio comunale del 29 Novembre, che si è acceso sui temi legati alla questione Rimateria, si è concluso con l'approvazione del documento presentato dalle forze di opposizione Rifondazione Comunista, Un'altra Piombino, Ferrari sindaco Forza Italia, Movimento 5 Stelle e Ascolta Piombino per la richiesta di sospensione, di 60 giorni, della vendita delle azioni Rimateria. Su questo aspetto il Pd si è astenuto.

Approvato anche il documento presentato dal Partito Democratico sempre legato alle questioni della discarica Rimateria. All'interno di questo documento, come spiegato durante la discussione consiliare, l'impegno consegnato al sindaco di farsi portavoce per eliminare o limitare al massimo il ritiro dei rifiuti speciali dall'esterno, avviare un dialogo permanente con i cittadini e istallare nuove centraline. Nel documento dei consiglieri Pd si prendono in considerazione anche le dimensioni della discarica e la vendita delle quote a soggetti privati. Il documento è stato approvato con i voti del Pd, il voto contrario dell'opposizione tranne l'astensione del Movimento 5 Stelle.

Insomma per il Pd la strada del referendum intrapresa dal Comitato Salute Pubblica non è quella giusta. La mediazione è arrivata a fine Consiglio comunale. Da parte del Comitato comunque l'intenzione di fare ricorso alla decisione delle Commissioni di verifica sul mancato accoglimento dei quesiti referendari

Durante il Consiglio comunale la notizia delle dimissioni del vicesindaco Stefano Ferrini e dell'uscita dalla coalizione di maggioranza di Spirito Libero. Visto come uno sgambetto politico la mancata discussione in prima battuta dell'ordine del giorno presentato per ottenere il referendum.