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"Bloccare l’accoglienza vuol dire più irregolari"

Associazione Teranga-Comunità senegalese e Rete solidale e antirazzista hanno chiesto lo stop del decreto legge Salvini. Presto un incontro sul tema

Il Decreto Salvini su immigrazione e sicurezza è diventato legge dello Stato, la n. 132 del primo dicembre 2018. 

"Un brutto giorno per la civiltà del diritto e l’integrazione solidale dei cittadini migranti con i cittadini italiani, i quali tutti, tranne i ricchi, hanno gli stessi problemi: lavoro, salario, sanità, casa, scuola, pensione. Un brutto giorno per l’Europa, per la nostra Repubblica e la sua Costituzione", hanno commentato in una nota l'Associazione Teranga-Comunità senegalese e la Rete solidale e antirazzista

"Bloccare l’accoglienza - hanno aggiunto - vuol dire creare più irregolari e quindi spingere più persone verso il lavoro nero, a vantaggio di imprese senza scrupoli, e magari fra le braccia della criminalità organizzata. Gli uomini e le donne titolari di permesso di soggiorno umanitario perdono ogni assistenza da parte del servizio sanitario pubblico, lasciando così loro stessi e chi gli sta vicino più esposti a malattie. Perfino le persone vulnerabili, come le donne incinte e i figli che nasceranno, non hanno più diritto all’assistenza sanitaria gratuita d’urgenza, giacché nei lunghi mesi di attesa del permesso di soggiorno non viene loro rilasciata neppure la tessera sanitaria. Anche quando sono titolari di regolare permesso di soggiorno, i cittadini stranieri incontrano molte più difficoltà di integrazione, nel momento in cui viene meno il Servizio di protezione richiedenti asilo e rifugiati (Sprar). Il provvedimento abolisce sostanzialmente i permessi di soggiorno per motivi umanitari. Senza dimenticare il trattenimento nei centri per il rimpatrio: raddoppiano i tempi della detenzione amministrativa senza processo (peraltro già prevista dalle leggi Turco-Napolitano e Bossi-Fini), passando da 90 a 180 giorni".

Per questo la Rete solidale e antirazzista e la Comunità senegalese preannunciano che il 25 gennaio si svolgerà a Piombino un incontro pubblico di studio su questi temi, con la partecipazione di avvocati ed esperti del diritto. 

Nel frattempo è stata rinnovata la richiesta affinché il Consiglio comunale di Piombino discuta quanto prima la mozione per sospendere l’applicazione del Decreto Salvini-legge 132, presentata dal consigliere Fabrizio Callaioli (Prc) e sostenuta da Daniele Massarri (Spirito Libero), alla stessa maniera di Firenze, Bologna, Torino. Tra le altre mozioni anche quella per il conferimento della cittadinanza onoraria al sindaco di Riace Mimmo Lucano, presentata dal consigliere Callaioli e sostenuta da Marco Mosci (Sinistra per Piombino); sullo stesso argomento anche una mozione del Pd.