Politica lunedì 10 dicembre 2018 ore 15:22
Decreto Salvini, un ordine del giorno per lo stop

Le richieste della Rete Solidale Antirazzista arrivano in Consiglio comunale grazie all'ordine del giorno presentato dal consigliere Callaioli (Prc)
PIOMBINO — La proposta della Rete Solidale Antirazzista è stata accolta dal consigliere capogruppo di Rifondazione Comunista Fabrizio Callaioli che ha presentato un ordine del giorno per un cambio di rotta rispetto a quanto approvato dal Governo in materia di protezione internazionale, immigrazione e sicurezza pubblica.
"Il decreto in oggetto riserva esclusivamente ai titolari di protezione internazionale e ai minori non accompagnati i progetti di integrazione ed inclusione sociale previsti dal sistema Sprar. - si legge nell'ordine del giorno condiviso su Facebook dal consigliere Fabrizio Callaioli - I richiedenti asilo troveranno invece accoglienza solo nei centri ad essi dedicati. Questo Decreto Legge, difatti favorisce i centri di accoglienza straordinaria, centri di grande concentramento e di difficile gestione, con poche possibilità di percorsi di integrazione ed inclusione sociale e che andavano chiusi da anni come i Cas (Centri di accoglienza straordinaria) ed i Cara (Centri di accoglienza per richiedenti asilo). Pertanto, si punta a smantellare proprio quella parte del sistema di accoglienza finalizzata a dare risposte ordinarie e strutturate, e non emergenziali, il sistema Sprar (Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati), centri di accoglienza gestiti dai Comuni, con percorsi di integrazione ed interazione reale ed efficace declinato in piccole accoglienze, rifugio diffuso in alloggi e anche in famiglia".
Con l'ordine del giorno si vuole impegnare il sindaco a chiedere al Ministro dell'Interno e al Governo di sospendere, in via transitoria fino a conclusione dell'iter parlamentare, gli effetti dell'applicazione del Decreto Legge n. 113/2018 e ad aprire un confronto con le città italiane, al fine di valutare le ricadute concrete di tale Decreto Legge sull'impatto in termini economici, sociali e sulla sicurezza dei territori".
Alla richiesta della Rete Solidale Antirazzista, nei mesi scorsi è stato lanciato un appello dal comitato Arci locale per spegnere il clima di odio xenofobia e razzismo. Ultimo l'intervento della Cgil Toscana che ha chiesto ai sindaco di convocare tavoli territoriali, aperti alle associazioni interessate per mantenere in vita percorsi di accoglienza rivolti ai richiedenti asilo e costruire efficaci modelli di integrazione.
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