Lavoro

Magona: senza piano, cauti su Liberty House

Senza un piano industriale i sindacati non si sbilanciano dopo l'incontro con il Ceo di Liberty House Steel. Per ora niente parere motivato

I coordinatori Rsu ArcelorMittal Piombino e le segreterie di Fim, Fiom e Uim hanno incontrato la direzione dello stabilimento Magona, il team Liberty Steel guidato dal Ceo Jon Bolton e il responsabile delle risorse umane Europa di ArcelorMittal Patrick Vandenberg per fare il punto sull'acquisizione dello stabilimento piombinese.

Il Ceo si Liberty Steel, si apprende in una nota, a presentato le attività del gruppo che interessano i settore delle Commodities (materie prime), acciaio, alluminio, Igenieering, Trasporti e Riciclo materie prime. Si tratta di un gruppo che adesso, al netto delle acquisizioni, conta oltre 150 siti e 19mila dipendenti il 35 stati.

Da questo incontro, però, i coordinatori Rsu e i sindacati non hanno potuto avere grosse novità dal momento che in questa fase transitoria l'azienda deve rispettare delle regole della Commissione europea comprese quelle legate ai vincoli di riservatezza. I rappresentanti dei lavoratori, comunque, hanno sottolineato la necessità di confrontassi sul piano industriale quanto prima. Appello raccolto dal Ceo del gruppo Liberty Steel. 

Poche le anticipazioni che vedono in linea generale la necessità, per rendere lo stabilimento più efficace e redditizio, di far ripartire la linea di decapaggio, di allargare la tavola del laminatoio e valutare alte opportunità di investimento nei prossimi 5 anni. Confermata, invece, la strategia di mercato che punta su qualità e sbocchi commerciali verso Sud e Nord Europa. "L'interpretazione riportata in alcune informazioni riguardo a una strategia low cost non è un asse di interesse strategico di Gruppo Liberty House in tutto il mondo. - hanno commentato i sindacati in una nota condivisa - Dichiariamo inoltre che nel nuovo assetto non ci sono stabilimenti in concorrenza con il nostro". 

Oltre a queste affermazioni, però, le organizzazioni sindacali non hanno potuto esprimere di più, specie quel parere motivato come richiesto dalla procedura della Commissione europea e indispensabile per la legittima validazione del nome di Liberty House come acquirente effettivo dei pacchetti in vendita.

"Attendiamo quindi l'assegnazione del terzo pacchetto di vendita, quello di Liegi-Dudelange, affinché il gruppo ci convochi per la presentazione del Piano industriale di Piombino", hanno concluso.