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"Bene il ruolo attivo dello Stato per Jsw"

Entro due settimane Jindal ha promesso di presentare un piano industriale ponte. In Regione attendono con fiducia. Le parole del presidente Rossi

Enrico Rossi

“Un incontro costruttivo e che consente di fare un altro passo in avanti”. Il presidente della Toscana Enrico Rossi è fiducioso dopo la videoconferenza che si è svolta stamani sul futuro del sito siderurgico di Piombino a cui ha partecipato per le questioni legate allo stabilimento siderurgico Jsw Steel Italy.

Come riferito in una nota del presidente Rossi, i passi avanti con cui si è concluso l’incontro sono in sintesi l’inserimento di Piombino, da parte del Governo, all’interno di una strategia nazionale per l’acciaio (da Taranto a Terni al nord-Italia) che convince anche Rossi, la disponibilità ad un ruolo attivo e temporaneo dello Stato nella società Jsw Steel Italy Piombino, l’impegno del Ministero ad agevolarne la ripresa produttiva, all’interno di un nuovo modello di ecosiderurgia, lavorando sul costo dell'energia e su altre questioni aperte a fronte, da parte dell'imprenditore Jindal, della presentazione di un piano industriale ponte, così definito da Rossi, entro due settimane (leggi qui l'articolo collegato).

Proprio Rossi a metà maggio aveva scritto al ministro Patuanelli suggerendo l’ingresso temporaneo della Cassa Depositi e Prestiti nel capitale sociale di JSW Steel Italy Piombino, con una partecipazione di minoranza o con altre soluzioni previste dal Dl Rilancio (leggi qui l'articolo collegato)

“Vedo – ha commentato Rossi – che c’è disponibilità a valutare l’ipotesi da parte del Governo e interesse anche da Mr. Jindal. Una soluzione straordinaria, sottolinea il presidente della Toscana, viste anche le condizioni straordinarie che si sono venute a creare, complice pure la pandemia: un modo per prevenire anziché rincorrere un’involuzione industriale”. Rossi ha sottolineato anche la “necessità di mettere al riparo infrastrutture strategiche come il trasporto pubblico locale su ferro e la stessa alta velocità ferroviaria, che senza le rotaie da 108 metri prodotte a Piombino dovrebbero per forza approvvigionarsi dall’estero”.

“Occorre da subito intervenire sulla situazione congiunturale che si è creata, per poi rilanciare un piano di investimenti di più lungo termine – ha aggiunto Rossi – e in questo frangente ho suggerito l’utilità per l’appunto di un piano industriale ponte”. 

Il presidente Rossi sarà a Piombino il 10 Giugno per accompagnare la sottosegretaria Morani nella visita allo stabilimento e per incontrare i sindacati.

"Attendiamo con fiducia un piano ponte entro due settimane da parte di Jindal nella prospettiva di un piano industriale finale che preveda la ripresa della produzione di acciaio, come da impegni precedenti, ovvero con la realizzazione dei forni elettrici, cosicché come Regione possiamo usufruire dei fondi europei per l’ambiente e lavorare, assieme alla proprietà, all’individuazione di una soluzione sostenibile per la chiusura del ciclo produttivo, per il completamento delle infrastrutture e degli interventi di bonifica pubblica”.