Politica

Variante Rimateria, "atto di propaganda inutile"

Callaioli spiega il suo no alla variante Rimateria: "Si sceglie di prendere in giro i piombinesi col miraggio di un parco pubblico inattuabile"

La variante urbanistica Rimateria è stata approvata in Consiglio comunale con i soli voti della maggioranza. Se i consiglieri Pd e Con Anna per Piombino sono usciti dalla sala consiliare e quelli del Movimento 5 Stelle si sono astenuti, il consigliere Fabrizio Callaioli di Rifondazione Comunista ha votato convintamente contro (leggi qui l'articolo correlato)

"Votiamo no a questo atto di propaganda inutile e basta. Votiamo no ad una variante scritta a meno di un mese dalla scadenza del bando, portata ad un consiglio comunale fatto a due giorni dalla fine di tutto. - ha commentato - Perché si è aspettato tutto questo tempo? Cosa aspettava l’amministrazione? Che non si potesse più fare nulla? Che non si pestasse i piedi a qualcuno? Perché nella variante viene inserita la Tap e si lascia fuori Wecologistic? Così da smantellare quel che resta del pubblico (e bloccare il piano folle delle cave di Campiglia) e far lavorare in regime di monopolio un privato? Perché non si è seguito l’unica strada seria e possibile dei controlli e carotaggi? Sarebbe stata l’unica possibilità per ripubblicizzare quella discarica e poter avere democraticamente il diritto di scegliere di quell’area. Perché ricordiamoci che un’azienda in un territorio sopravvive soltanto se i cittadini e l’amministrazione sono disposti ad accettarla".

"Invece si sceglie di prendere in giro i piombinesi col miraggio di un parco pubblico inattuabile, perché non si ha né la forza né la volontà di opporsi realmente a questo disegno che è: Piombino città dei rifiuti. - e ha concluso - La propaganda forse rende più della coerenza, ma questa città ha pagato molto, troppo in termini di inquinamento e salute ed è arrivato il momento di finirla coi giochetti e il rimpallo delle accuse. Non facciamoci fregare dalla storiellina della variante: no al raddoppio, sì alla ripubblicizzazione".

Per il sindaco Francesco Ferrari, invece, questo passo rappresenta un nuovo slancio per ripensare il futuro di Piombino.