Politica

Su Wecologistic le opposizioni convinte del no

Dopo l'approvazione della variante in Consiglio comunale lo sfogo sui social dei consiglieri comunali di opposizione. Ecco i commenti

Francesco Ferrari

Tre ore di discussione durante il Consiglio comunale durante è stata discussa la proposta di variante urbanistica finalizzata a destinare aree industriali allo stoccaggio di rifiuti in un capannone come illustrato nel progetto Wecologistic.

La variante è passata con i voti favorevoli di Partito Democratico e Spirito Libero (che ha spiegato le sue ragioni in questo articolo), le minoranze consiliari si sono espresse con voto contrario.

"La delibera è stata emendata ma la sostanza resta la stessa. - ha commentato sui social il consigliere di Ascolta Piombino Riccardo Gelichi - Non nascondo di aver percepito una certa fierezza nell'intervento finale del Pd, di fatto avremo a Piombino il più grande polo di trattamento di rifiuti. Noi di Ascolta Piombino siamo molto dispiaciuti ma sempre più convinti che a maggio, potremo cambiare il nostro futuro".

"Non è questo che intendevamo quando sollecitavamo la diversificazione. - gli ha fatto eco sui social il consigliere di centrodestra Francesco Ferrari - Non ci piace l’idea che la pianificazione del territorio sia fatta ad hoc su domanda di un singolo privato; soprattutto non ci piace che Piombino venga trasformato in un polo rifiuti. Ci resta l’amara consapevolezza di aver combattuto con ogni strumento legittimo".

Nemmeno il Movimento 5 Stelle è rimasto in silenzio. Nei giorni scorsi aveva già chiarito le motivazioni del suo voto contrario alla proposta di variante che è tornato a ribadire a mezzo social. "Di nuovo si conferma la volontà politica di questa amministrazione di creare a Piombino un polo di trattamento dei rifiuti. - hanno commentato - La delibera è stata anche emendata dallo stesso Pd che ha introdotto una destinazione d'uso, applicabile per la sola area Wecologistic, che comporta una sorta di monopolio di tale azienda per quel genere di attività. Resta un Comune che acconsente ad ampliare le aree destinate a gestione rifiuti, aggiungendo spazi a tale scopo anche dove, con la recente variante Aferpi, erano state programmate aree industriali. Insomma, sulla base di richieste private si va a modificare la programmazione territoriale e ad inserire nuovi tasselli del polo nazionale dei rifiuti".