Attualità venerdì 25 gennaio 2019 ore 12:06
Lotta ai rumori nei porti, Port Authority capofila
E' stato presentato a Cagliari il progetto europeo "Mon Acumen", sono pronti i sensori per il monitoraggio. Un milione e 830mila euro la spesa
LIVORNO — Nei giorni scorsi si è svolto a Cagliari l’evento di lancio del progetto Mon Acumen (Monitoraggio attivo congiunto urbano – marittimo del rumore), che ha visto la partecipazione come capofila dell’Autorità di Sistema portuale del mar Tirreno Settentrionale.
L'iniziativa, a cui hanno aderito anche l'Università di Genova, Agenzia Regionale per la protezione Ambientale Toscana, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, la Camera di Commercio di Bastia e l'Autorità di Sistema portuale del Mare di Sardegna, affronta il tema della pianificazione e del controllo acustico nei porti commerciali dell’area di cooperazione con lo scopo di sviluppare una comune metodologia di analisi della descrizione acustica e del rilevamento del rumore, e definire una progettazione condivisa dei sistemi di monitoraggio necessaria a una efficace pianificazione, così come richiesto dalla Direttiva 2002/49/CE.
Tra le attività previste c'è la progettazione e la predisposizione di sistemi di rilevamento acustico delle maggiori sorgenti sonore in porto attraverso l’utilizzo apposito sensori e software di monitoraggio interoperabili, sostenibili e certificati.
Lo scopo è quello di ottenere, - come spiegano dall'Autorità di Sistema portuale - confrontare e classificare dati sul rumore in porto per aggiornare la pianificazione portuale, comunale e provinciale, e predisporre interventi di risanamento e pianificazione dei trasporti.
Per raggiungere questi scopi, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale si doterà di una strumentazione basata su sensori certificati di rilevamento continuo del rumore che saranno localizzati nei punti di maggiore interesse del porto.
Questa strumentazione verrà integrata all'interno della piattaforma digitale Monica, l’infostruttura strategica per il monitoraggio e il controllo in tempo reale delle aree portuali.
Il progetto, che ha la durata di 3 anni, prevede una spesa di circa un milione e 830mila euro ed è coperto al 100 per cento dal programma Italia-Francia Marittimo.
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