Camping Cig e quelle proteste contro Renzi

Dopo le critiche sulle proteste alla stazione di Donoratico, il coordinamento piombinese ha voluto allontanare le accuse rivolte ai facinorosi

PIOMBINO — Il coordinamento Art. 1 - Camping Cig ha voluto ripercorrere quella mattina del 28 Novembre quando si sono presentati alla stazione di Donoratico per protestare all'arrivo del segretario Pd Matteo Renzi, soprattutto dopo che su alcuni quotidiani sono stati segnalati alcuni episodi di stampo fascista.

"Il nostro gruppo, che ha assunto l'antifascismo come valore statutario, è stato relegato dalle forze dell'ordine a debita distanza dall'area in cui era previsto l'arrivo del Renzi, dopo zelante (e poco democratico) controllo preventivo di documenti a tutti i componenti del gruppo, quasi fosse abrogato il diritto di manifestare. - hanno raccontato in una nota - Mentre restavamo confinati nella postazione assegnataci, la nostra giusta e legittima contestazione si è svolta, come sempre, senza violenza alcuna, senza insulti, con slogan vivaci, di dura critica politica ma civili".

Rappresentativo, in questi giorni, è diventato lo slogan Per un sorso di Sassicaia hai tradito la classe operaia.

"Ad altri (non a noi) è stato concesso di avvicinarsi all'area rossa, ove si è manifestato in modo ancora più rumoroso e verbalmente pesante. Questi sono i fascisti cui allude il titolo virgolettato del quotidiano? Forse c'era anche qualche sparuto nostalgico; - e hanno aggiunto - noi, relegati a distanza, non abbiamo udito slogan fascisti ma solo una dura contestazione all'ex premier, certamente non dura quanto tocca sopportare alle nostre popolazioni a causa delle politiche condotte dagli ultimi governi guidati o sostenuti dal Pd di cui Renzi è ancora segretario".

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