Attualità sabato 28 marzo 2015 ore 16:59
Verso il contratto fiume per il Cornia

Prosegue il percorso del Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa: il prossimo passaggio sarà quello di coinvolgere comitati, organizzazioni, associazioni di categoria e cittadini
VAL DI CORNIA — I contratti di fiume: è questo l'ambizioso obiettivo dei Consorzi di Bonifica Toscani. Sei sono i contratti di Fiume avviati, uno per ciascun Consorzio; tra questi quello del Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa pensato per il Fiume Cornia.
COSA E'. Il Contratto di Fiume può essere definito come un atto di impegno condiviso da parte di diversi soggetti pubblici e privati, a vario titolo interessati ai corsi d’acqua (e ai sistemi idrografici a questi connessi, quali falde, coste, aree umide, ecc…), per la condivisione di una visione comune, di una medesima modalità di lavoro e di azione, al fine di perseguire la riqualificazione ambientale e la rigenerazione socio-economica sostenibile del sistema fluviale. Nascono in Francia all’inizio degli anni ’80 e vengono introdotti in Italia all’inizio del 2000 con alcune esperienze pilota in Lombardia e, successivamente, in Piemonte. Questo metodo ha l'obiettivo di coniugare sinergicamente dalla tutela ambientale dei corsi d’acqua alla gestione del rischio idrogeologico, dalla valorizzazione paesaggistica dei corridoi fluviali alla fruibilità turistico-ricreativa, dallo sviluppo socio-economico dei territori fluviali alla salvaguardia delle emergenze culturali.
IL CONTRATTO PER IL CORNIA. Anche
il Consorzio 5 Toscana Costa ha voluto raccogliere questa sfida
individuando un corso d'acqua sul quale intraprendere in via
sperimentale il percorso verso il Contratto di Fiume: il Cornia. E' uno dei corsi più lunghi ed importanti del territorio; rappresenta l'arteria vitale della Val di Cornia area
sviluppatasi attorno a questo corso d'acqua. Il Cornia non ha
valore e valenza soltanto ambientale ed economica, visto che fornisce
l'acqua per i fabbisogni idropotabili, agricoli ed industriali, ma
anche storica e culturale visto che è considerato un
patrimonio collettivo per la cittadinanza stessa.
"Il Consorzio 5
Toscana Costa ha scelto di intraprendere questo percorso - spiega il presidente Giancarlo
Vallesi - partendo
dalla formazione e sensibilizzazione del proprio personale, per
diffondere e condividere l'importanza di questo nuovo approccio di
gestione e tutela dei corsi d'acqua". "Una volta formato il personale
interno il Consorzio - aggiunge - ha coinvolto Comuni, Province e Regione
interessati dal bacino del Fiume Cornia ed ha discusso insieme a loro
dell'opportunità di una gestione integrata, unitaria e omogenea del
corso d'acqua".
Il prossimo step sarà quello di coinvolgere i
cosiddetti portatori di interessi, quei soggetti come associazioni,
comitati, organizzazioni, associazioni di categoria, singoli
cittadini che a vario titolo e per ragioni diverse sono interessati
al corso d'acqua e alla sua buona gestione.
"Un progetto - illustra Vallesi - che non vuole
essere semplicemente una manifestazione di intenti, ma che in tempi
certi ambisce a mettere in campo concretamente un metodo innovativo
in grado di far unire le forze ai soggetti interessati e alle
istituzioni con l'obiettivo di rendere più efficiente ed efficace
l'azione di manutenzione, salvaguardia, gestione e controllo del
corso d'acqua". "Crediamo convintamente in questo strumento e sentiamo
la necessità forte di avviare questo percorso - conclude - ormai
imprescindibile, di collaborazione e sinergia, l'unico in grado di
dare risposte ed individuare soluzioni, per riportare al centro
dell'attenzione dei cittadini, delle istituzioni, e delle
associazioni le tematiche ambientali e la gestione di un corso
d'acqua così importante come il fiume Cornia".
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