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Attualità martedì 07 marzo 2023 ore 14:10

No rigassificatori, Rifondazione Elba a Piombino

La sezione elbana di Rifondazione Comunista annuncia la partecipazione alla manifestazione: "Rigassificatori sono una scelta irresponsabile"



ISOLA D'ELBA — Il circolo elbano "U. Lupi" del Partito della Rifondazione Comunista fa sapere chd aderisce alla manifestazione nazionale contro i rigassificatori che si svolgerà a Piombino sabato 11 Marzo alle ore 14 ed invita tutta la cittadinanza a partecipare.

"La scelta di realizzare il rigassificatore di Piombino - spiegano da Rifondazione Elba - si inserisce nel contesto delle politiche energetiche portate avanti prima dal Governo Draghi e adesso dal Governo Meloni. Invece di portare avanti una vera transizione ecologica, potenziando al massimo le fonti di energia rinnovabili, in primo luogo l’energia solare, si è scelto di fare un passo indietro ricorrendo ancora ad un potenziamento delle energie fossili. E’ una scelta irresponsabile dal punto di vista ambientale, dato che ignora le gravi ricadute sul clima del ricorso alle energie fossili, e una decisione scellerata dal punto di vista economico: il gas verrà acquistato a più di tre volte il prezzo preesistente".

"Tutto questo per favorire i grandi elettori delle lobby militari-industriali americane tanto cari alla Meloni ed al Presidente della Regione Toscana Giani. In questo modo i costi della guerra continueranno ad essere scaricati sui cittadini a tutto vantaggio di pochi inquinatori guerrafondai. - proseguono da Rifondazione -
A ciò aggiungasi l’oggettiva assurdità dell’idea di collocare una nave rigassificatrice proprio all’interno di un porto commerciale a pochi metri dai traghetti per l’Isola D’Elba in palese e grossolano dispregio ad ogni minima norma di sicurezza". 

"E’ facile immaginare che le pericolose operazioni di avvicinamento tra le navi gassiere e la nave rigassificatrice non potranno avvenire in concomitanza con il transito dei traghetti e ciò comporterà sicuramente interruzioni del servizio di trasporto passeggeri, soprattutto in caso di maltempo. In condizioni meteo avverse è poi evidente che le navi cariche di gas dovrebbero rifugiarsi nel porto sicuro più vicino e quindi, inevitabilmente, nel Golfo di Portoferraio. Auspichiamo quindi una adeguata partecipazione da parte anche delle Istituzioni locali e delle categorie economiche che devono avere, in una simile situazione, quale primo scopo quello della tutela dell’ambiente, della sicurezza dei cittadini elbani, dei turisti e della nostra economia", concludono da Rifondazione Elba.


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